Maradona torna a Napoli per ricevere cittadinanza onoraria

di Redazione

Diego Armando Maradona è giunto a Napoli dove, mercoledì 5 luglio, in piazza del Plebiscito, riceverà la cittadinanza onoraria. “Mi sono sentito napoletano dal primo giorno che ho indossato la numero 10 e dedico questa cittadinanza ai miei giocatori”. Così esordisce Diego in conferenza stampa, alla vigilia della cerimonia.

Ma l’asso argentino non risparmia la sua verità, anche velenosa, sulle polemiche che ne hanno accompagnato l’arrivo a Napoli, in particolare sui presunti 230mila euro pagati dagli sponsor. “Non mi hanno mai parlato di soldi – ha detto Maradona – mi hanno detto di venire a prendere la cittadinanza e io ho detto subito sì. Chi ha messo in giro queste polemiche vorrei incontrarlo, per sputargli”.

Ma le polemiche non hanno messo di cattivo umore Maradona, apparso sorridente di fianco ad Alessandro Siani, l’attore che ha organizzato la manifestazione di oggi in Piazza Plebiscito (blindata e riservata ai primi 30mila che arriveranno, per motivi di sicurezza), e Ciro Borriello, l’assessore allo Sport che si è impegnato perché tutto si svolga in sicurezza.

Da napoletano, Maradona si è confermato anche tifoso del Napoli, unendosi al “patto per lo scudetto” di Hamsik e compagni: “E’ arrivato il momento giusto – ha detto – per dimostrare che Napoli può vincere lo scudetto anche senza di me e senza lo squadrone che avevamo. I ragazzi hanno l’esperienza giusta per non perdere più punti con le squadre piccole. Se non ne avessero persi lo scorso anno potevano già vincere. E quest’anno vorrei venire al San Paolo a vedere qualche partita, ora sono napoletano”.

Diego resta geloso del suo passato e lo dimostra quando gli chiedono della maglia numero 10 a Insigne: “Se farà più gol di me potrà prendersela”, dice l’ex campione, sfidando quelli che molti indicano come il suo erede a Napoli. E di Napoli Maradona parla anche al futuro, lasciando la porta sempre aperta: “Sono sempre pronto a parlare con De Laurentiis – dice – ho visto anche una partita con lui e ne capisce di tattica. Più di Ferlaino”.

Ultimo passaggio sulla partita del trentennale del primo scudetto, prima organizzata dal Napoli e poi abbandonata, visto l’approssimarsi del preliminare di Champions League: “Mi sarebbe piaciuto giocarla ma a volte le persone cambiano idea e poi stava diventando un business. Sarebbe stato bello vedere insieme in campo Bruscolotti, Giordano, Carmevale, Garella, Corradini, Ferrara, Francini e tutti gli altri”.

Alcuni degli ex campioni, tra cui Ciro Ferrara e Peppe Bruscolotti, oggi saranno al Plebiscito al suo fianco per la consegna della cittadinanza che avverrà al termine di una serata: “Che volevamo fosse sicura e gratuita – spiega Alessandro Siani – e vedrà il ricordo di Troisi. Totò, Eduardo, Pino Daniele e l’esibizione di Gigi e Ros con Serena Rossi, i Foja, La Maschera, Francesco Cicchella, Lina Sastri”. Uno show che chiuderà l’abbraccio tra Napoli e Maradona: “Ci ha fatto sentire orgogliosi di essere napoletani”, chiude l’assessore Borriello.

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