Cesa ha fatto passi indietro nel campo della vigilanza ambientale e del contrasto degli atti di ecocriminalità. La periferia del paese è interessata ormai quotidianamente da sversamenti illeciti di rifiuti e roghi. Il triste primato della località Toriello Separiello, tra Cesa e Sant’Antimo, è insidiato dalla Zona Arena, l’ultimo polmone verde rimasto, preso ormai di mira da chi per soldi ed inciviltà, se ne frega del rispetto dell’ambiente e della salute dei cittadini.
Le ripetute segnalazioni dei volontari dell’associazione Vinci e degli Osservatori Civici, non hanno avuto risposte adeguate da parte delle istituzioni e chi sversa ed appicca il fuoco, continua ad agire praticamente indisturbato. L’ultimo incendio in zona Arena e lo sversamento di pneumatici, sono l’ennesimo segnale allarmante. Dalle foto postate dai volontari negli ultimi tempi, emerge anche la preparazione certosina di “letti di combustione” per completare al meglio l’opera.
In attesa dell’entrata in funzione delle telecamere, della messa a regime del sistema e dell’installazione delle sbarre, deve essere riorganizzato il Nucleo Comunale degli Osservatori Ambientali, finito nel dimenticatoio. Cesa C’è ritiene che si debba ripartire, senza perdere altro tempo prezioso, da elementi motivati e qualificati, in grado di garantire operatività e controllo costante del territorio. I volontari devono essere messi nelle condizioni di poter operare al meglio. Cosa che fino a questo momento, come dimostra la paralisi del nucleo, non è stata fatta.
Ad oggi, lasciatecelo dire, la separazione voluta da sindaco e maggioranza tra Protezione Civile e Nucleo degli Osservatori ambientali, è stata un flop. Cosa è stato poi della Consulta Ambiente? Ci risulta che si sia azzerata per effetto delle dimissioni del presidente e di diversi membri. Come mai delle persone che hanno maturato una certa esperienza in materia ambientale hanno deciso di lasciare quest’organo consultivo che avrebbe potuto dare un importante contributo? Trattandosi di componenti adulti e di volontari di lungo corso, escludiamo che l’abbiano fatto per capriccio.
Ricapitolando: interventi di contrasto dei roghi e degli sversamenti palesemente insufficienti; nucleo osservatori ambientali fermo e senza coordinamento e Consulta Ambiente sfasciata. Davvero un gran bel risultato per quest’Amministrazione. Con la fine di Luglio e il mese di Agosto (periodi da sempre critici) alle porte, roghi e sversamenti sono destinati ad aumentare.
Il tempo degli annunci e dei protocolli solo su carta, è abbondantemente scaduto. I cittadini hanno il diritto di potersi addormentare con le finestre aperte senza doversi tappare in casa, chiudendo tutto, a causa delle puzze e dei fumi.
Cesa C’è