Il consiglio comunale di Licata (Agrigento) ha sfiduciato il suo sindaco Angelo Cambiano per la sua lotta all’abusivismo edilizio, perpetrata attraverso la demolizione di numerose abitazioni non in regola. I voti favorevoli alla “cacciata” del primo cittadino sono stati 21.
Cambiano aveva già ricevuto in passato minacce e intimidazioni per le sue azioni anti-abusiviste contro le case costruite entro i 150 metri del litorale. Vive sotto scorta dopo gli incendi di due case di famiglia.
Sedici i consiglieri che avevano sottoscritto la mozione di sfiducia nei confronti del sindaco, espressione di quattro liste civiche di centro e successivamente avvicinatosi alla sinistra. 20 i voti necessari per far passare la sfiducia, 21 quelli che hanno “cacciato” il sindaco. Fra i 16 firmatari anche i fedelissimi del ministro Angelino Alfano, a cui vanno aggiunti la presidente del Consiglio, Carmelinda Callea, e i tre di “Area Rinnovamento”. Il ventunesimo è stato il consigliere Angelo Iacona della lista “Riprendiamo il cammino”. A fianco di Cambiano i sei fedelissimi delle sue due liste e i consiglieri del Pd.
“La politica dei tornacontisti vince sempre”, ha affermato l’ormai ex sindaco di Licata subito dopo aver appreso la notizia, sottolineando: “Mi accusano di non aver fatto arrivare al Comune risorse e finanziamenti, ma in realtà ho portato nelle casse oltre 52 milioni di euro. Il vero motivo lo sanno tutti, ma nessuno ha il coraggio di dirlo. Torno a insegnare matematica, ma la politica qui dovrà assumersi le sue responsabilità: quella di dire alla gente che un sindaco che fa niente di più che il suo dovere viene cacciato meno di due anni dopo l’inizio del suo mandato”. “Ringrazio quanti hanno creduto in me e mi hanno sostenuto in questi due anni”, ha proseguito Cambiano, che critica anche il candidato del M5S alla presidenza della Regione, Giancarlo Cancelleri: “Ha già detto che, in caso di vittoria, agli ‘abusivi per necessità’ non verrà demolita la casa: slogan elettorali solo per avere i voti degli abusivi”.
Nei giorni scorsi anche Ficarra&Picone erano intervenuti a favore del sindaco, con un tweet, in cui lo hanno paragonato al sindaco protagonista del loro ultimo film, ‘L’Ora Legale’.