Sono finiti nel mirino per le ripetute assenze giustificate con certificati medici di malattia. Una situazione che, unita alle rimostranze del Comune per il mancato o parziale svolgimento di alcuni servizi connessi all’igiene urbana, ha indotto l’azienda, spesso costretta ad operare con un personale ridotto a metà, ad inviare una segnalazione all’Ordine dei Medici e alla Procura di Napoli Nord (leggi qui).
Ma gli operatori ecologici in forza alla Senesi non ci stanno ad essere etichettati come “fannulloni” e, oltre a chiarire che la vicenda del ricorso ai certificati medici riguarda solo una parte di essi, lamentano alcuni disagi e chiedono alla società interventi per poter svolgere al meglio il proprio lavoro.
“Non siamo tutti assenteisti e auspichiamo che la popolazione non faccia di tutta l’erba un fascio. Noi sostengono gli operatori svolgiamo con diligenza e impegno l’attività alla quale siamo preposti, cercando di garantire, nel miglior modo possibile, i servizi che dobbiamo rendere alla società per la quale lavoriamo”.
“Tuttavia, continuano spesso si vengono a determinare condizioni che rendono estremamente difficile lo svolgimento del nostro lavoro, in quanto ci vediamo negati alcuni diritti fondamentali che devono essere garantiti ad ogni lavoratore. Oltre ad avere a che fare quotidianamente con topi e gatti randagi nel deposito mezzi, ci mancano, infatti, strutture appropriate nelle quali poterci svestire (un vero e proprio spogliatoio) e non abbiamo servizi igienici adeguati. Lamentiamo disagi nascenti da tale stato di fatto, in quanto è chiaro che ogni lavoro deve potersi svolgere in condizioni che siano quantomeno decorose e non infamanti per la dignità dellessere umano”.
“Ma è opportuno sottolineare proseguono gli operatori che tali disagi sono maggiormente avvertiti da coloro che provengono da territori lontani, per le difficoltà legate al raggiungimento della propria dimora e per l’impossibilità di trovare, in sede, un posto dove cambiarsi, ripulirsi e trovare un minimo di refrigerio dopo il lavoro. Tutto questo con le conseguenze che si possono agevolmente immaginare anche sul piano della salute, che è un diritto costituzionalmente garantito”.
“Pertanto, concludono gli operatori chiediamo alla società di provvedere quanto prima alle nostre esigenze primarie, secondo le modalità che riterrà più opportune, in modo che siano garantiti i nostri diritti fondamentali”.
IN ALTO ALCUNE FOTO DEL DEPOSITO MEZZI