L’Isis, attraverso un canale Telegram vicino allo Stato islamico, sta incitando i “lupi solitari” della jihad ad attaccare in Italia, usando come arma anche i veicoli. Lo riferisce il Site, il sito Usa di monitoraggio dell’estremismo islamico. “Devi combatterli (O Muwahhid)”, è la scritta in italiano in un’immagine nella quale è ritratto un uomo che nasconde un coltello dietro la schiena sullo sfondo di una città.
Già il 19 dicembre 2016 un video rilanciato dai social jihadisti aveva come obiettivo l’Italia: tutto il filmato era infatti sottotitolato in italiano e una delle immagini che lo componeva era appunto quella che raffigurava un miliziano di spalle con in mano un coltello e la scritta “devi combatterli”. Quello era un video di istruzioni su come compiere una strage con mezzi semplici, un’arma bianca o un mezzo di locomozione lanciato sulla folle.
Qualche ora prima, lo stesso Site aveva rilanciato un’altra inquietante minaccia, sempre via Telegram (la piattaforma social preferita dall’Isis): “Il canale raccomanda ai lupi solitari particolari obiettivi, dopo aver lanciato una minaccia esplicita nei giorni scorsi all’Italia, da colpire con dei veicoli, sia lì che in Belgio e Danimarca”, ha scritto il Site.
Minacce anche a Papa Francesco – “Faremo vendetta”, “saremo a Roma”. Sono invece le frasi pronunciate da un estremista islamico filippino, in un video intitolato ‘The Islamic State – Inside the Caliphate’ girato a Marawi nelle Filippine e diffuso dal sito pro-Isis al-Hayat Media Center. Nel filmato si vedono tra l’altro dei militanti dai tratti asiatici, alcuni con il volto coperto, distruggere statue che rappresentano santi, madonne e crocefissi, cosi’ come stracciare poster con l’immagine di Papa Francesco.
Uno dei rischi più temuti è che, nel momento in cui il sedicente Stato islamico patisce le maggiori sconfitte militari della sua breve storia in Iraq e Siria, il gruppo possa decidere di nascondere la disfatta con attentati spettacolari contro obiettivi di grande risalto, come San Pietro. La Guardia Svizzera è pronta ad affrontare qualsiasi minaccia anche terroristica, ha sottolineato il capo del contingente che difende il Papa nel corso del raduno delle guardie che si è tenuto in Svizzera. “Forse è solo una questione di tempo prima che un attacco del genere si verifichi a Roma. Ma siamo pronti anche a questo”, ha assicurato il comandante Christoph Graf. “Non ci sono evidenze” ma l’attività di prevenzione è strettissima.
Video con nuove minacce anche alla Spagna – Intanto, a una settimana dalla strage della Rambla, l’Isis ha minacciato nuovamente la Spagna: in un video (il primo mai apparso in spagnolo), si dice che “con il permesso di Allah, Al Andalus tornerà ad essere quello che fu, terra di califfato”. Nelle immagini il gruppo terrorista minaccia i “cristiani spagnoli” e afferma che vendicherà “il sangue dei musulmani versato dall’inquisizione spagnola”.