Una costante e massiccia attività di controllo nell’ambito del settore dell’agricoltura, con un notevole impiego di uomini e mezzi, è in atto in tutto il territorio provinciale da parte dei carabinieri e dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Caserta, a contrasto dell’illecita occupazione di manodopera nello specifico settore.
I militari del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Caserta (Nil), agli ordini del comandante Nicola Saponara, insieme ai militari del comando provinciale e a funzionari dell’Ispettorato territoriale del lavoro (Itl), secondo precise disposizioni impartite dal Comando Generale dell’Arma, dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro e dalla Prefettura di Caserta, stanno attuando mirati servizi che ad oggi hanno portato ad individuare ben 134 lavoratori “in nero”, su 203 controllati.
I servizi, particolarmente delicati e impegnativi, prevedono un’accurata fase di localizzazione del sito d’impiego dei lavoratori, nonché una manovra di aggiramento da parte dei militari per sfuggire al controllo delle vedette, che sin dalle prime luci dell’alba sono disposte lungo le strade di campagna “a tutela” dei datori di lavoro. Un’auto sospetta è subito segnalata telefonicamente allo scopo di attuare le manovre preventive.
Tutto questo, però, non è servito, a inizio settimana, a Villa Literno, Santa Maria Capua Vetere e Grazzanise dove, nel corso tre blitz, sono stati sorpresi 45 lavoratori (bulgari, ucraini, tunisini e albanesi), di cui ben 37 in nero, compresi 12 clandestini. I datori di lavoro, oltre alle sanzioni per “lavoro nero”, sono stati denunciati a piede libero all’autorità giudiziaria per violazione alle norme a tutela dell’immigrazione e alla sicurezza sui luoghi di lavoro, atteso che nessuno dei lavoratori era stato sottoposto a visita medica preventiva, come previsto dalla norma.
Ad oggi effettuati 41 controlli e sanzionati i datori di lavoro irregolari con oltre 300mila euro. Ben 26, invece, le persone denunciate per violazione al Testo Unico sulla sicurezza sui luoghi di lavoro.