Napoli, cadavere lasciato vicino al bagno del Cardarelli. Ma i vertici dell’ospedale smentiscono

di Redazione

Un’altra storia di “sanità choc” arriva da Napoli, stavolta dall’ospedale “Cardarelli” dove il cadavere di un paziente, adagiato su una barella e coperto da un lenzuolo, sarebbe rimasto stato lasciato da qualche infermiere vicino al bagno della medicheria del reparto di Chirurgia d’Urgenza, nell’attesa di essere spostato in obitorio. A scoprirlo una paziente che, recatasi in bagno, si è ritrovata difronte la macabra scena, raccontandola a dei familiari che hanno denunciato l’accaduto sui social.

Una ricostruzione ritenuta non veritiera dai vertici dell’ospedale napoletano, secondo cui il cadavere sarebbe rimasto per poco tempo in quell’area, nell’attesa che giungesse l’ambulanza per il trasporto alla morgue. Area, quella vicino alla toilette, tra l’altro inibita, o almeno così dovrebbe essere, ai pazienti che, ciò nonostante, ne utilizzano i servizi igienici.

“Sicuramente avvieremo un’inchiesta interna ma, al momento, non riusciamo a comprendere la descrizione fatta da chi ha denunciato l’episodio”, commenta il direttore del Cardarelli, Ciro Verdoliva, che sottolinea: “Il paziente è stato portato in obitorio alle 10.50 dopo essere deceduto alle 10. Probabilmente le persone non avevano l’orologio puntato all’ora giusta o hanno fatto un racconto, diciamo così, con un po’ di colore. Siamo molto dispiaciuti di questo attacco. Da quello che mi hanno raccontato, non è affatto vero”.

Poi, qualche ora dopo, è giunta una nota ufficiale del Cardarelli in merito alla vicenda, in cui si legge che “il paziente S.G., arrivato al pronto soccorso in codice giallo alle ore 16,46 del 29 agosto, è stato ricoverato in chirurgia d’urgenza alle ore 20,30 della stessa serata. Il paziente, già in condizioni disperate in quanto la sua patologia di base lo caratterizzava come ‘paziente in fase terminale’, è deceduto alle ore 10 di questa mattina dopo assistenza medica e rianimatoria iniziata dalle ore 9. Dopo il decesso, al fine di permettere la composizione della salma ed evitare che la stessa restasse nell’area di degenza, come del resto da prassi, si è provveduto al trasferimento nella medicheria del reparto. L’area in questione è inibita ai degenti ed è riservata esclusivamente al personale. La salma è stata poi prelevata alle ore 10,50 e trasportata all’obitorio. Pertanto la salma non è stata mai ‘appoggiata’ nel bagno. Il paziente, come sempre accade al Cardarelli, ha ricevuto il massimo rispetto, nella malattia e, purtroppo, anche nella morte”.

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