I residenti di Casamicciola lo avevano detto subito dopo la scossa: l’epicentro non poteva essere in mare. A dare credito a quella che era solo una voce popolare arriva ora la conferma dell’Osservatorio Vesuviano, che, dopo aver incrociato i dati, ha ufficializzato una magnitudo di 4.0, una profondità ipocentrale di 1 chilometro 730 metri e un epicentro su via Santa Barbara, a Casamicciola. E’ polemica sui dati forniti inizialmente, risultati tutti sbagliati.
In molti contestano i tempi: ci sono voluti quattro giorni per ottenere la rilevazione del terremoto di Ischia. Venti minuti dopo la scossa delle 20.57 di lunedì scorso era stata indicata una magnitudo locale di 3.6 con epicentro in mare, al largo di Forio.
Poco dopo la mezzanotte dall’Osservatorio Vesuviano, sede napoletana Ingv, arrivano i dati rielaborati con magnitudo di 4.0, ipocentro a 5 chilometri di profondità e un epicentro sempre in mare ma a circa 3 chilometri dalla costa Nord. Adesso i nuovi dati che collocano l’epicentro sulla terra ferma, a Casamicciola.
E’ un nuovo tassello che sarà utile alla Procura di Napoli, che per ora procede contro ignoti per omicidio plurimo colposo e disastro colposo. Saranno i documenti relativi agli edifici crollati sequestrati nell’ufficio tecnico del Comune di Casamicciola forse a dire qualcosa in più. Per alcune abitazioni dovranno essere anche vagliate le richieste di condono presentate in passato.
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