Torino – Sgominato dalla Polizia di Stato un maxi-giro di narcotrafficanti. L’indagine ha preso il via nell’aprile 2017, quando gli agenti della squadra mobile hanno notato che al Parco Ruffini venivano vendute ingenti quantità di marijuana. Contestualmente, in Questura è arrivata una lettera anonima, probabilmente della madre, che denunciava che un 13enne, presumibilmente il figlio, avesse iniziato ad avere degli atteggiamenti strani. Il timore è che il giovane spacciasse appunto nel giardino di San Paolo.
A seguito di accertamenti la Polizia è riuscita a risalire alla filiera dello spaccio, arrestando un soggetto che deteneva oltre 10 chili di narcotico. Un rinvenimento che ha portato gli agenti a sgominare due gruppi criminali. Il primo, di origine magrebina, era strutturati in modo da riuscire a rifornire le piazze torinesi di hashish ed ha portato all’applicazione di sei misure cautelari, di cui due in carcere.
Il secondo gruppo, più strutturato e ben organizzato, era composto prevalentemente da italiani i quali, grazie ai contatti diretti con i grossisti nei Paesi di produzione, riuscivano a far arrivare grossi quantitativi di droga. La marijuana, infatti, proveniva dalla Spagna e veniva portata da corrieri compiacenti utilizzando vetture appositamente modificate per occultare buste sotto vuoto da mezzo chilo ciascuna. La cocaina invece proveniva dal Sud America e veniva introdotta in Italia nascosta diluita in bottiglie di rum, da dove veniva poi estratta.
Il primo ad essere arrestato è stato F.D., 45enne di Cagliari, corriere del gruppo fermato al ritorno da un viaggio a Caracas. Successivamente sono state fermate altre nove persone. Nel corso dell’indagine sono stati sequestrati quasi due chili di eroina, dieci di cocaina, 70 di marijuana e più di 46 di hashish. La droga veniva smerciata alla luce del sole nel bar “Le Torquoise”, in via Cernaia. A capo dell’associazione, secondo gli investigatori, figurava M.G., titolare del locale.
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