Una positività al Fipronil è stata rilevata su campionamento di uova in un impianto di produzione di pasta fresca di Civitanova Marche. L’istituto zooprofilattico sperimentale dell’Umbria e delle Marche, che ha rilevato la contaminazione, ha comunicato che la quantità di Fipronil presente nelle uova campionate è pari a 0,033 mg/kg. Anche in questo caso, quindi, il valore è al di sotto del limite di tossicità acuta (0,72 mg/kg).
Intanto stanno arrivando i risultati delle analisi sugli ulteriori campionamenti effettuati dai Servizi veterinari dell’Asur Marche, in collaborazione con il comando regionale del Nas. ”Le uova”, dice la Regione, “provengono da un centro di imballaggio con annesso allevamento di Castelfidardo. Il centro, che aveva ricevuto uova da un’azienda di Ostra Vetere (primo allevamento marchigiano coinvolto nell’allerta), ha già provveduto spontaneamente al blocco della commercializzazione delle uova in deposito e al ritiro di quelle commercializzate”.
Due giorni prima dell’ultimo episodio marchigiano, il 23 agosto, a Viterbo e Ancona erano state sequestrate 90mila uova. Lo scandalo, partito dall’Olanda, ha interessato man mano anche il nostro Paese. Prima sono stati trovati due campioni positivi nelle Marche e nel Lazio, poi sono finite sotto accusa alcune omelette surgelate scoperte in Lombardia, fino ad arrivare alla scoperta di altri due casi in Campania e a quelli più recenti degli ultimi giorni.
Intanto, in Francia il ministero dell’Agricoltura ha reso noto che sono stati ritirati dal mercato cinque tipi di muffin e due tipi di brownie, distribuiti rispettivamente dai supermercati Leclerc e Leader Price. Nonostante la concentrazione di Fipronil sia superiore ai limiti consentiti, il ministero ha sottolineato che i prodotti ritirati non presentano “rischi per a salute”. Da quanto si apprende, anche le autorità francesi stanno continuando con le verifiche e nei prossimi giorni potrebbero essere ritirati altri prodotti.