Salgono a 37 i morti provocati dall’uragano Harvey. Le autorità della contea di Harris, nella quale si trova Houston, la città più devastata dall’alluvione, hanno confermato altri 6 decessi collegati agli effetti della tempesta. Su altre 8 persone si dovranno attendere i risultati dell’autopsia per verificare se la loro morte sia collegata all’uragano. Preoccupano due esplosioni all’interno di un impianto chimico vicino a Houston.
La tempesta tropicale Harvey dovrebbe indebolirsi ed essere declassata in “depressione” in meno di 12 ore, anche se continuano le inondazioni nel Texas sud-orientale e in Louisiana sud-occidentale. Lo ha comunicato il Centro nazionale per gli uragani. “L’indebolimento previsto non eliminerà il rischio di precipitazioni intense e inondazioni lungo il percorso di Harvey”, ha dichiarato il Nhc. La tempesta è a circa 80 chilometri a nord di Lake Charles, in Louisiana, con venti a 40 miglia all’ora (64 km all’ora).
Due esplosioni si sono verificate nell’impianto chimico Arkema, vicino Houston in Texas, completamente allagato dopo il passaggio della tempesta tropicale Harvey. Secondo le autorità sono fuoriuscite sostanze tossiche: almeno 9 persone sono ricoverate dopo aver inalato vapori provenienti dalla fabbrica. L’allarme era scattato giovedì mattina, quando la società aveva spiegato che le esplosioni erano inevitabili. Come misura precauzionale era stata ordinata l’evacuazione di un’area di tre chilometri intorno alla centrale che produce perossido organico nella Contea di Harris. Secondo la Arkema non si sono diffuse sostanze tossiche.
Quattro bambini e i loro due bisnonni sono morti annegati a Houston, intrappolati in un minivan, a causa delle inondazioni provocate dall’uragano Harvey: secondo quanto riporta la Nbc News, l’unico superstite è presumibilmente il nonno dei piccoli, Sammy Saldivar, che guidava il veicolo e ha cercato invano di evitare questa tragedia famigliare.