Aversa – Debiti fuori bilancio. Come un fiume carsico, sbucano in superficie ogni tanto, ma in maniera costante minacciando i conti comunali e influenzando, non poco, le scelte politiche dell’amministrazione guidata dal sindaco Enrico De Cristofaro, che è stato costretto a ricorrere da un iscritto al Pd, Guido Rossi, (che ha rinunziato alla tessera alla vigilia dell’accettazione dell’incarico) per tentare di porre un argine ad una situazione che definire disastrosa è un eufemismo.
Dei debiti fuori bilancio si discuterà in occasione del prossimo consiglio comunale per la costituzione di una sorta di commissione d’inchiesta per individuarne le cause della loro insorgenza e, in molti casi, eventuali colpevoli.
Intanto dall’opposizione, il consigliere comunale del Pd Alfonso Golia si pone il problema di non far sorgere altri debiti fuori bilancio e inizia con una serie di richiesta di informazioni ai diversi attori dell’amministrazione comunale, dal presidente del Civico consesso, Augusto Bisceglia, all’assessore Rossi, ai dirigenti degli uffici tecnico, legale e finanziario, rispettivamente Raffaele Serpico, Giuseppe Nerone e Claudio Pirone, per fare in modo di porre un freno all’insorgenza di queste mine vaganti che mettono in pericolo le casse del comune normanno.
A Bisceglia Golia “chiede di voler comunicare se, nell’attività del suo ufficio di Presidenza, ha compulsato gli uffici competenti rispetto al completamento degli atti necessari per poter portare all’attenzione del Consiglio comunale i debiti fuori bilancio, al fine di scongiurare l’aggravare di eventuali esposizioni debitorie delle casse comunali”.
Al neo assessore Rossi, che già aveva ricoperto l’incarico nella prima fase dell’amministrazione guidata da Sagliocco, Golia chiede “di voler comunicare al se, nell’attività di ricognizione del proprio mandato, ha riscontrato la presenza di posizioni debitorie non ancora istruite e/o riconosciute e/o liquidate dall’ente”.
Al responsabile degli uffici tecnico e finanziario, l’esponente Pd ha chiesto “di voler comunicare se, nell’attività del suo ufficio, ha ricevuto atti rientranti nella fattispecie dei debiti fuori bilancio, istruiti in attesa di parere del collegio dei revisori del Comune di Aversa, passaggio obbligatorio per poter proseguire l’iter di riconoscimento da parte del Consiglio Comunale”.
Golia non ha dimenticato, infine, il Protocollo, al cui responsabile chiede “di voler comunicare se, nell’ambito delle attività quotidiane del suo ufficio, tutte le sentenze notificate al comune di Aversa, sono state inoltrate agli uffici competenti, in particolare quelle rientranti nella fattispecie dei debiti fuori bilancio. Altresì, si chiede di sapere per ogni sentenza la data di ricezione dal protocollo al suo ufficio e la successiva data di inoltro da quest’ultimo agli uffici competenti”.
Insomma, un’attività di prevenzione che, forse, se fosse stata attuata per tempo, non avrebbe portato le casse comunali all’attuale disastroso stato.