Aversa, parte civile in “The Queen”: l’opposizione chiede Consiglio Comunale aperto

di Nicola Rosselli

Aversa – “Il Consiglio Comunale fa voti affinché il Comune promuova un dibattito politico-amministrativo ogni qual volta venga richiesto all’Ente di costituirsi parte civile, attraverso lo strumento del Consiglio Comunale Aperto”. I consiglieri comunali di opposizione Marco Villano, Elena Caterino, Paolo SantulliAlfonso Golia (Pd), Gianpaolo dello Vicario, Nicla Virgilio (Fi) e Mariagrazia Mazzoni (M5S), in piena estate, tornano sulla vicenda della mancata costituzione quale parte offesa del Comune di Aversa nel procedimento “The Queen” che vede coinvolto, quale indagato, anche il sindaco della città normanna Enrico De Cristofaro, per presunti illeciti commessi quando ricopriva la carica di presidente dell’ordine provinciale degli architetti, e chiedono al presidente del civico consesso, Augusto Bisceglia, la convocazione di una seduta dell’Assise che decida di istituzionalizzare la necessità di un dibattito politico-amministrativo prima che la giunta decida se costituirsi o meno.

Con lo stesso atto, i consiglieri di opposizione chiedono di approvare anche un’altra richiesta che prevede: “Il Consiglio Comunale fa voti come atto d’indirizzo alla giunta affinché si costituisca parte civile nei processi ogni qual volta lo venga richiesto dal Tribunale, dal Gup o dal Giudice di Pace, allo scopo di chiedere l’affermazione della penale responsabilità e ottenere il risarcimento dei danni morali e materiali derivati a seguito dei fatti per cui è causa”.

Insomma, nel giro di poco più di due mesi, il presidente Bisceglia sarà costretto a convocare (quasi certamente per i primi giorni del prossimo mese di settembre) una seduta del civico consesso per discutere di quello che è stato l’argomento clou di questa calda estate aversana e che vedrà il sindaco De Cristofaro presente presso la commissione parlamentare antimafia a Palazzo San Macuto per giustificare il perché della decisione di non far costituire il comune parte civile nel giudizio che vede implicato lo stesso primo cittadino.

Per il caso specifico, i sette consiglieri comunali ricordano che “l’ufficio del Giudice per le indagini preliminari notificava al Comune di Aversa quale proprietario dell’immobile denominato a Casa dello Studente, il decreto relativo a notizie di reato di richiesta di giudizio immediato nei confronti di La Regina Guglielmo e Cascella Marco e che, come da attestato del dirigente ad interim dell’ufficio patrimonio, che il Comune di Aversa, in qualità di proprietario, ha concesso l’immobile denominato Casa dello Studente  in diritto reale di uso gratuito alla Adisu con contratto dell’agosto 2010”.

A seguito di questi atti, “il comune di Aversa, con deliberazione della giunta municipale numero 253 del 15 giugno 2017, ha deliberato di non costituirsi parte civile nel procedimento penale”. Di conseguenza, per ben due volte, le opposizioni hanno chiesto l’adozione di una diversa decisione attraverso la richiesta di convocazione di altrettanti consigli comunali. Nella seduta del 6 luglio scorso vi era in discussione una proposta di delibera simile, “ma l’allontanamento dall’aula di alcuni consiglieri comunali, appartenenti al gruppo politico di maggioranza insieme al Presidente del Consiglio, in particolare con il suo allontanamento oltre a far mancare il numero legale venne meno al suo ruolo istituzionale cioè quello di garante del Consiglio tutto”. Nella successiva seduta del 20 luglio, il consiglio ha votato una pregiudiziale bloccando la richiesta di dare un indirizzo politico alla giunta sulla opportunità di costituzione.

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