Aversa e i “Sagrati delle Cento Chiese”: i dubbi del Pd sul progetto

di Livia Fattore

Aversa – La vicenda dei lavori collegati al progetto del “Sagrati delle Cento Chiese” presenta degli interrogativi come quello che vede la ditta aggiudicatrice dei lavori pronta ad assoggettarsi “incondizionatamente alle prescrizioni di cui all’autorizzazione che la Soprintendenza esprimerà sul Sagrato di San Francesco – Piazza don Diana, senza poter sollevare obiezione alcuna”.

Una previsione presente nella delibera di approvazione del progetto esecutivo e che ha suscitato perplessità nei consiglieri comunali del Pd: Marco Villano, Alfonso Golia, Elena Caterino, Paolo Santulli che hanno inviato una serie di richieste di chiarimento al sindaco Enrico De Cristofaro, al presidente del civico consesso Augusto Bisceglia, all’assessore ai Lavori pubblici Michele Ronza e al dirigente dell’ufficio tecnico Raffaele Serpico.

La delibera in questione, varata ad inizio mese di agosto, prevede “di approvare il progetto esecutivo dei lavori di Recupero dei Sagrati delle Chiese del Centro Storico che rientra nei Programmi Integrati Urbani Piu Europa Città Medie, come da parere espresso dalla Soprintendenza”.

Nella stessa delibera la Giunta specifica che la Soprintendenza, lo scorso luglio, prescriveva che i lavori relativi al Sagrato di San Francesco – Piazza don Diana dovessero avere inizio solo dopo l’autorizzazione dello stesso Ufficio della Soprintendenza del progetto di Recupero Edificio ex Liceo Artistico, mentre, sia pure con delle condizioni da rispettare in fase di esecuzione delle opere, autorizzava il progetto per la parte rimanente dei sagrati. Sin qui nulla di strano.

Quello che fa sobbalzare i consiglieri democrat è una successiva previsione della delibera di giunta: “Ritenuto che, sia pure in presenza di una parziale autorizzazione del progetto, si dovrà considerare sin d’ora che la ditta aggiudicatrice si assoggetterà incondizionatamente alle prescrizioni di cui all’autorizzazione che la Soprintendenza esprimerà sul Sagrato di San Francesco – Piazza don Diana, senza poter sollevare obiezione alcuna”.

Di conseguenza, Villano e compagni chiedono di conoscere quale disposizione di legge consente l’approvazione parziale (oltretutto limitata ad una parte residuale degli interventi da realizzare) e condizionata (a successiva ed eventuale autorizzazione della Soprintendenza) di un unico progetto esecutivo di opera pubblica, ancorché suddiviso in diverse aree d’intervento.

Altro interrogativo è relativo alla possibilità, pur in presenza di una approvazione parziale del progetto esecutivo, di approvare un quadro economico che si riferisce all’importo complessivo del progetto per il Recupero dei Sagrati delle Cento Chiese.

Infine, oltre ad una serie di quesiti prettamente tecnici, si chiede in base a quale atto si afferma che la “ditta aggiudicatrice si assoggetterà incondizionatamente alle prescrizioni di cui all’autorizzazione che la Soprintendenza esprimerà sul Sagrato di San Francesco – Piazza don Diana, senza poter sollevare obiezione alcuna” ed in base a quale disposizione di legge è consentito acquisire un tale atto.

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