Il Consiglio comunale di Napoli ha approvato la manovra di assestamento di bilancio. Il si dell’aula è arrivato ad appena mezz’ora dalla scadenza fissato per legge che è il 31 luglio. L’approvazione è infatti giunta a circa venti minuti dalla mezzanotte e al termine di una seduta durata circa 12 ore. Il testo è stato approvato a maggioranza.
Dopo una lunga pausa di quasi due ore in cui si erano tenute riunioni prima delle forze di opposizione e poi di quelle di maggioranza, i lavori erano ripresi attorno alle 21 alla presenza di 31 consiglieri.
Prima della trattazione degli ordini del giorno e degli emendamenti, l’assessore al Bilancio, Panini, ha ricordato il taglio dei trasferimenti dallo Stato pari a 240 milioni, le modifiche per la copertura dei debiti di dubbia esigibilità e le nuove regole sulla contabilità armonizzata. “Se il governo non interviene – ha affermato Panini – i Comuni che come Napoli si trovano in questa situazione non usciranno dall’attuale stato di sofferenza”. L’esponente della Giunta de Magistris ha inoltre ricordato che sulla manovra grava la questione del debito verso il Cr8 che “blocca risorse” così come i debiti risalenti all’emergenza rifiuti che “condizionano pesantemente i conti”.
Nel prosieguo del dibattito è stato approvato all’unanimità un ordine del giorno promosso dal capogruppo Pd Arienzo, e sottoscritto da tutte le opposizioni, che impegna l’amministrazione “a destinare tutte le risorse derivanti dai risparmi di spesa alle Municipalità”. Sì anche all’emendamento bipartisan presentato da Verdi, Forza Italia e Fratelli d’Italia con cui si destinano 500mila euro a interventi di riqualificazione e manutenzione di strade e verde in alcune Municipalità. I firmatari del testo sono i consiglieri Buono e Gaudini (Verdi-Sfasteriati), Gaungi (Forza Italia) e Nonno (Misto-Fratelli d’Italia). L’emendamento è stato accolto con 21 voti a favore e 3 astenuti.
Diversi gli interventi in aula tra cui quello della deputata e consigliera del Pd Valeria Valente secondo cui “le leve da attivare per la copertura delle spese, come la vendita del patrimonio e il rilancio della riscossione, risultano assolutamente inadeguate”. Secondo Valente, il Comune versa in “una crisi di liquidità imponente rispetto a un’iniezione di liquidità ricevuta dal governo pari ad oltre un miliardo di euro”. Di fronte opposto l’intervento del consigliere di maggioranza Mario Coppeto (Napoli in Comune a Sinistra), che nel “promuovere” le azioni per la lotta alla riscossione ha posto l’attenzione sulla necessità di “un’azione forte nei confronti dei grandi evasori”.
Il sindaco Luigi de Magistris, nella mattinata successiva, ha incontrato il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, discutendo dei problemi della città e della bonifica di Bagnoli sulla quale è stata trovata un’intesa con il governo centrale. “Un confronto istituzionale molto positivo con il governo quello negli ultimi mesi ma non ancora sufficiente”, ha sottolineato de Magistris che auspica, entro venerdì, giorno di attuazione dell’accordo su Bagnoli, un incontro con il premier Paolo Gentiloni perché se non si ha una svolta tra governo centrale ed enti locali, in particolare con quelli del Mezzogiorno, non ci potrà mai essere una vera svolta.
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