Aversa, caso ‘Il Dono’: faccia a faccia in Comune

di Nicola Rosselli

Aversa – Sfratto della libreria sociale ‘Il Dono’, sede anche del presidio di Libera, faccia a faccia in vista. È fissato per martedì 22 agosto un incontro tra l’amministrazione comunale, presenti il sindaco Enrico De Cristofaro e il suo vice Michele Ronza. Per la struttura socio-culturale cittadina, invece, sarà presente il responsabile e ideatore dell’iniziativa Fortunato Allegro.

Un incontro che arriva dopo che già per due volte, l’amministrazione comunale, una volta quando era sindaco Giuseppe Sagliocco, l’ultima volta con De Cristofaro con un’intimazione che è scaduta il 17 agosto senza che nulla accadesse. Un nulla di fatto anche per le polemiche che si sono accese intorno alla libreria che deve lasciare i locali di piazza don Peppe Diana poiché il fabbricato che lo ospita (facente parte del complesso ex monastico di San Francesco) deve essere oggetto di restyling nell’ambito del progetto ‘I sagrati delle cento Chiese’ finanziato con risorse comunitarie in seno al programma Piu Europa. Lo scontro è sulle possibilità di far ritorno, dopo i lavori, nello stesso complesso, più centrale rispetto alla sistemazione alternativa indicata dall’amministrazione De Cristofaro, rappresentata dall’intero piano terra della biblioteca comunale ubicata in piazza Federico Santulli.

Sull’argomento si stanno confrontando forze politiche e associazioni culturali cittadine. Hanno, inoltre, fatto sentire la propria voce il senatore aversano Lucio Romano, che ha auspicato una soluzione dettata dal buon senso che possa contemperare gli interessi di entrambe le parti in causa, e dell’ex parlamentare Paolo Santulli che ha chiesto la convocazione di un consiglio comunale aperto alla partecipazione di cittadini e associazioni, con all’ordine del giorno il solo tema del trasloco de ‘Il Dono’.

Proprio per la posizione equilibrata espressa da Romano, il sindaco avrebbe auspicato e cercato anche la presenza dell’esponente di ‘Democrazia Solidale’ all’incontro di martedì. Un incontro che, da quanto è dato sapere, per volontà dei rappresentanti della struttura culturale aversana, sarà a porte chiuse, senza la possibilità per la stampa di assistervi, la cui partecipazione, invece, era stata auspicata dal primo cittadino normanno.

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