Aversa – Caso ‘il Dono’, il professor Allegro rompe il silenzio: “Un trasloco dal sapore di sfratto”

di Antonio Arduino

Aversa – Rompendo il silenzio stampa che si era imposto Fortunato Allegro, creatore e responsabile della libreria sociale “Il Dono”, ha acconsentito di rispondere ad alcune domande poste dai lettori di Pupia interessati a conoscere l’altra campana di una vicenda che sta infuocando l’agosto aversano, quella del presunto sfratto de “Il Dono” dalla sede di piazza don Diana, imposto, praticamente ad horas, dall’amministrazione comunale.

Ringraziando Allegro per la gentilezza, riportiamo la domanda che tanti dei nostri lettori si fanno: “Perchè ‘il Dono’ non intende lasciare l’attuale sede per traslocare nei locali al piano terra della biblioteca comunale offerti dall’amministrazione?”.

“Innanzitutto, così come proposto, non si tratta di un trasloco ma di uno sfratto dal momento che la richiesta ci è stata fatta a ridosso delle ferie di metà agosto dandoci solo 10 giorni di tempo per ottemperare”, esordisce Allegro. “Poi – sottolinea – mi sembra il caso di far osservare che nessuno ci ha convocati per mostrarci il progetto di ristrutturazione dell’ex liceo che imporrebbe il cosiddetto trasloco de ‘Il Dono’ in una sede che a quanto mi dicono non avrebbe i requisiti di agibilità necessari ad una struttura ad uso pubblico”.

“Se ci avessero mostrato il progetto – continua Allegro – ne avremmo potuto discutere e illustrare le nostre proposte sul come trasferire temporaneamente la libreria in attesa di poter rioccupare l’attuale sede”. “Invece – ribadisce il professore – ci arriva fra capo e collo una richiesta di trasloco ad horas che ha il sapore di sfratto. Uno sfratto che riteniamo ingiustificato dal momento che il progetto che ripeto non abbiamo mai visto sembra non essere più quello originario che prevedeva l’abbattimento dell’ex palestra oggi occupata dalla libreria”.

“Tant’è – spiega Allegro – che nella delibera di giunta numero 295 del 3 agosto 2017, relativa alla “Approvazione del progetto esecutivo Sagrati delle Chiese del Centro Storico”,  si legge che ‘la Soprintendenza, con propria nota numero 9769 del 10 luglio scorso, faceva pervenire la richiesta autorizzazione, acquisita via Pec al registro ufficiale del Comune di Aversa con numero 23465 dell’11 luglio scorso, prescrivendo che i lavori relativi al ‘Sagrato di San Francesco-Piazza don Diana’ dovessero avere inizio solo dopo l’autorizzazione dello stesso Ufficio della Soprintendenza del progetto di Recupero Edificio ex liceo artistico, mentre , sia pure con delle condizioni da rispettare, in fase di esecuzione delle opere, autorizzava il progetto per la parte rimanente dei sagrati’”.

Una frase che dimostra in maniera evidente che non c’è ancora un’autorizzazione della Soprintendenza per i lavori che l’amministrazione afferma di dover far partire subito, mentre potrebbero partire subito quelli relativi ai sagrati della altre chiese del centro storico”. “A questo punto – domanda Allegro – perché non si comincia da quelli che sono già stati autorizzati? Perché ci è stato imposto un trasloco che definisco sfratto, da realizzare entro 10 giorni, giusto nel periodo dell’anno meno indicato per una operazione del genere per l’incombenza delle ferie di agosto? E poi come avremmo potuto occupare i locali della biblioteca senza che venissero adeguatamente sistemati e resi idonei ad ospitare una libreria che contiene 50 mila volumi?”.

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