Venerdì 25 agosto è giunto per la prima volta a Napoli il cardinale Guglielmo Bassetti, nuovo presidente della Conferenza Episcopale Italiana. Ha preso parte all’incontro nazionale dell’Ordo Virginum, realtà vocazionale, che vede insieme, ma non in forma monastica e conventuale, donne prevalentemente giovani, che hanno scelto la vita dell’obbedienza, della castità e della preghiera, testimoniando la loro fede e vocazione nella professione, nel lavoro, nella famiglia, nel contesto sociale in cui vivono.
Alle 250 consacrate provenienti da tutta l’Italia, che dal 23 agosto si sono ritrovate a Napoli, al Centro Congressi “American” di via Antiniana, ad Agnano, il cardinale Bassetti ha tenuto una relazione sul tema “Il carisma dell’Ordo Virginum come vicinanza e incontro con Gesù e con l’uomo. Fino alle estreme periferie”. Il cardinale Sepe, a sua volta, ha presieduto la solenne celebrazione eucaristica nella Cattedrale, sabato 26 agosto.
L’incontro, la cui preparazione a Napoli è stata coordinata dal vescovo ausiliare Salvatore Angerami che mercoledì ha celebrato la messa di apertura, è stato preceduto, giovedì 24, da un Seminario sulla “Povertà nel carisma dell’Ordo Virginum” e ha visto, successivamente, gli interventi del vescovo di Como e delegato Cei per il Clero e la Vita Consacrata, Oscar Cantoni, del vescovo di Pozzuoli, Gennaro Pascarella e di padre Lamberto Crociani.
Le consacrate dell’Ordo Virginum, donne impegnate in un cammino di formazione alla consacrazione o desiderose di conoscere più da vicino questa realtà ecclesiale, saranno accompagnate, durante questa preziosa tappa di riflessione e fraternità, dalle parole di Papa Francesco nell’Evangelii Gaudium: “Preferisco una Chiesa accidentata, ferita e sporca per essere uscita per le strade, piuttosto che una Chiesa malata per la chiusura e la comodità di aggrapparsi alle proprie sicurezze”.
L’attenzione è stata, dunque, particolarmente rivolta alle varie periferie esistenziali, per aprire sempre più lo sguardo al prossimo e accoglierne le domande, interpretare i suoi bisogni, appassionarsi alla sua vita. Perché “missione” non significa necessariamente partire per terre lontane, ma essere Chiesa “in uscita” là dove si abita e si opera. Lo sanno bene le consacrate dell’Ordo Virginum, che vivono la propria consacrazione nel mondo, in un’esistenza apparentemente “normale”, intessuta di lavoro e di relazioni amicali e sociali, eppure straordinaria perché donata a Cristo e alla Sua Chiesa.
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