Nella mattinata del 15 settembre, i carabinieri di Alvignano hanno proceduto all’esecuzione di un’ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari, con braccialetto elettronico, emessa dal gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, nei confronti di F.P., 65 anni.
Le indagini, dirette dalla Procura sammaritana, consentivano di accertare la condotta della persona arrestata, ritenuta responsabile del delitto di maltrattamenti in famiglia, lesioni aggravate, minacce gravi, violenza privata, reati ripetutamente commessi nei confronti della compagna e delle figlie.
Era acclarato che l’uomo agiva, in ambito familiare, comportandosi con modalità da “padre padrone”, umiliando, sopraffacendo ed annullando la libera determinazione delle persone offese, alle quali erano proibite anche le più naturali e comuni iniziative della vita di relazione. In particolare, tra le altre condotte, F.P. era addirittura arrivato ad impedire alle vittime di accedere all’assistenza medica di base, al punto che, nel 2008, gli assistenti sociali erano dovuti intervenire e, solo in seguito alla segnalazione dell’Asl e degli assistenti sociali, i familiari si erano iscritti all’assistenza sanitaria di base.
L’indagato è anche ritenuto responsabile del delitto di violenza sessuale ai danni di una delle figlie, vittima di attenzioni morbose già da minorenne, alla quale il padre aveva tentato di far credere che fosse “normale” la consumazione di rapporti sessuali.
Le indagini sono state svolte a seguito di denuncia della compagna del F.P. e sono state arricchite dalle testimonianze delle altre componenti del nucleo familiare, chiare nel delineare il grave quadro indiziario.