La capitaneria di porto di Salerno, guidata da Gaetano Angora, ha condotto un’operazione di polizia giudiziaria per accertare illeciti ambientali che avrebbero inquinato le acque del fiume Sarno.
In seguito al sospetto scarico di reflui industriali nelle acque del fiume, già ritenuto tra i più inquinati d’Europa, i militari della guardia costiera di Salerno, insieme ai volontari del Wwf, hanno avviato un’ispezione del Rio San Marino, una delle tre sorgenti del Sarno.
Individuate acque sedimentate di colore rosso nei pressi di un’industria operante nella produzione del pomodoro. Questo ha indotto le forze dell’ordine a indagare sul reale rispetto delle procedure di smaltimento delle acque reflue.
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