Ha un nome e un volto, almeno sulla stampa britannica, uno dei due arrestati per la bomba sulla metropolitana di Londra di venerdì: si tratta di Yahya Faroukh, rifugiato siriano di 21 anni arrivato in Sicilia con un barcone dall’Egitto nel 2013. Sulla sua pagina Facebook, oltre a foto e video dei ribelli anti-Assad, ha postato anche le immagini di un peschereccio in pessime condizioni che l’avrebbe portato sulle nostre coste.
La foto che come didascalia riporta “la barca che abbiamo preso dall’Egitto all’Italia” è datata 23 novembre 2013. Pochi giorni dopo Yahya Faroukh, allora 16enne, era a Croydon, sud di Londra, dove hanno sede le autorità per l’immigrazione britanniche. E’ stato quindi affidato ai pensionati Penelope e Ronald Jones, che hanno un’esperienza quarantennale nell’accoglienza di ragazzi in difficoltà. A casa dei Jones avrebbe vissuto anche l’altro arrestato, colui che materialmente ha messo la bomba sul treno della District line: si tratterebbe di un 18enne iracheno.
Su Instagram Faroukh scriveva di “fumare erba ogni giorno” e sosteneva che “per vivere meglio servono erba, vodka e droghe”. Postava anche immagini anti-israeliane proclamando “fermiamo il terrore israeliano in Palestina”. Mohammed Konbus, che ha incontrato Faroukh nel suo viaggio in fuga dalla Siria, ha detto al Daily Mail che non era radicalizzato: “Era una persona molto sensata e molto matura. Sono sorpreso che sia collegato a tutto questo”.
A Natale del 2015, Faroukh era in Scozia a casa di un cugino, anche lui rifugiato. Ma il 29 giugno, 11 settimane fa, il padre in Siria è morto. Per Faroukh è un lutto tremendo e il ragazzo posta su Facebook molte foto del padre. I vicini di Staines, nei pressi di Heathrow, dicono al Daily Mail che è un ragazzo gentile e tranquillo, che aveva però l’abitudine di restare sveglio tutta la notte con gli amici.
Farroukh è stato fermato da Scotland Yard a colpo sicuro, a Hounslow, alla periferia ovest di Londra, dopo il blitz e la perquisizione a tappeto condotti proprio nella casa-famiglia del Surrey. Aveva appena finito il turno da cameriere nella friggitoria Aladdin. Prima era stato arrestato l’altro presunto terrorista, il 18enne iracheno, che in qualche maniera li ha portati da Faroukh. Il sospetto, riporta Il Giornale, è che i due si siano conosciuti nella “giungla”, l’ex campo di Calais dove si addensavano i migranti diretti in Inghilterra. Oppure in Siria o Iraq in zone che potevano essere sotto l’influenza di gruppi jihadisti come lo Stato islamico.