Non ce l’ha fatta Nicolina Pacini, la 15enne che mercoledì scorso, a Ischitella, nel Foggiano, è stata ferita al volto da un colpo di pistola sparato dall’ex compagno della madre, Antonio Di Paola, 37 anni. L’uomo, dopo una fuga nelle campagne circostanti il paese di Ischitella (Foggia), si è ucciso sparandosi con la stessa arma, una calibro 22. La ragazza, intorno alle 7 di giovedì mattina, è deceduta in ospedale dopo l’ennesimo arresto cardiaco.
Nicolina si stava recando a scuola. L’ex compagno di sua madre, Donatella Rago, probabilmente voleva sapere dalla ragazzina dove si trovasse la donna. Al rifiuto di rispondere, le avrebbe sparato. Poi è scappato a piedi. La sua auto è stata trovata vicino al luogo del ferimento. Sono subito scattate le ricerche, supportate da elicotteri e cani. Fino a che, in serata, i carabinieri hanno ritrovato corpo senza vita di Di Paola nelle campagne di Ischitella, in località Callone.
La madre della 15enne vive in Toscana dove lavora e dove, sembra, avesse cominciato una nuova relazione. Proprio per questo motivo Di Paola non si era rassegnato e voleva ritornare a tutti i costi insieme alla donna che di recente, tra l’altro, lo aveva denunciato due volte per minacce, l’ultima qualche settimana fa. Nicolina, a causa del disagio famigliare, viveva a casa dei nonni, ai quali era stata affidata dai servizi sociali insieme al fratello.
“Spero che ti ammazzi. Te la prendi con una ragazza di soli 15 anni, sei un rifiuto umano”, aveva scritto la madre di Nicolina su Facebook mentre la figlia lottava ancora per la vita in ospedale e il suo ex compagno era ricercato. “I miei figli – aveva scritto – erano in affidamento ai miei genitori e io ho avvertito che sarebbe successo qualcosa, nessuno mi ha dato retta. Io non c’ero, ma i miei che li avevano in affido dov’erano? Non doveva prendere il pullman visto che c’erano delle denunce in corso, ma dovevano accompagnarla loro a scuola”.