Si nascondeva in un bed and breakfast di via Nuova Poggioreale il latitante Salvatore Sembianza, 37enne colpito da misura cautelare emessa dal gip presso il tribunale di Napoli nel giugno scorso per omicidio, tentato omicidio e associazione a delinquere di stampo mafioso nell’ambito di una inchiesta sul clan Mazzarella, attivo in diversi quartieri del centro cittadino e della periferia.
Insieme ad altri allora arrestati, il 37enne ha scelto la scissione dal gruppo per il controllo delle attività illecite nelle aree cittadine di piazza Mercato, Porta Nolana, Soprammuro e Case Nuove.
Le indagini condotte dalla polizia avevano consentito di ricostruire il contesto criminale in cui erano maturati l’omicidio e il tentato omicidio rispettivamente di Pasquale Grimaldi e di Enrico Esposito, il 19 giugno 2006, e il duplice tentato omicidio di Giuseppe Persico e di Vincenzo Papi, il 25 giugno 2013. Sembianza era in possesso di una carta d’identità contraffatta.