Tre bottigliette piene di benzina, che non sono esplose perché non erano accese, sono state lanciate nella notte tra venerdì e sabato sul terrazzino della villetta dove vive la famiglia del fidanzato di Noemi Durini, il giovane reo-confesso dell’omicidio della 16enne.
L’abitazione di trova a Montesardo, frazione di Alessano. A lanciare l’allarme sono stati i genitori del ragazzo, che in quel momento si trovavano in casa.
Ora la casa è piantonata giorno e notte dai carabinieri, che hanno recuperato le molotov. Sono ora al vaglio degli inquirenti i filmati di alcune telecamere private installate nella zona. Tra le due famiglie, quella del 17enne reo confesso e quella della vittima, è in atto un duro scontro con accuse reciproche. Su disposizione del prefetto di Lecce, Claudio Palomba, si è deciso di potenziare il servizio di sorveglianza anche davanti alla casa della famiglia di Noemi, a Specchia.
La notizia del lancio delle bottiglie piene di benzina era stata tenuta segreta dagli investigatori per non alimentare ulteriormente il clima di odio tra le due famiglie e le due comunità.