Il tribunale di Milano, dopo una lunga camera di consiglio e un’istruttoria articolata durata oltre un anno, ha assolto con formula piena e “per non aver commesso il fatto” l’agente della Polizia di Stato Simone Mastellone, 26 anni, di Santa Maria Capua Vetere, accusato di abuso in atti di ufficio.
Accolte in pieno le richieste dei suoi difensori, gli avvocati Raffaele Crisileo e Gaetano Crisileo. I fatti contestati risalivano a circa tre anni fa, quando l’agente Mastellone, in forza al Servizio volanti presso la Questura del capoluogo lombardo, dispose l’accompagnamento di una donna di Milano che, risultata senza documenti d’identità, lo oltraggiò insieme al collega poliziotto che era in servizio di pattuglia e per questo motivo venne accompagnata presso l’ufficio centrale di identificazione di Polizia dove venne trattenuta per oltre sei ore.
Il processo è nato a seguito della denunzia della persona offesa, costituita parte civile, la quale aveva lamentato la mancata comunicazione da parte degli operanti del suo accompagnamento coattivo, ritenendolo un atto illegittimo. Cosi non è stato, come ha sentenziato la decima sezione penale del Tribunale di Milano, presieduta da Gaetano La Rocca (giudici a latere Angela Minerva e Marco Formentin), che ha assolto con formula piena il poliziotto sammaritano.