Porta la figlia all’asilo senza firmare l’autocertificazione sull’avvenuta vaccinazione e quando la scuola la richiama agli obblighi di legge la mamma chiama i carabinieri. L’episodio si è verificato in una scuola dell’infanzia di Latisana(Udine). La bambina è stata ammessa a scuola con riserva e stamane è entrata regolarmente.
La mamma, infatti, non si è opposta alla vaccinazione ma all’autocertificazione applicata dalla Regione Friuli Venezia Giulia contestando nello specifico le righe finali del documento dove si precisa che i dati forniti “saranno trattati dal personale scolastico, docente e non docente”.
Il suo legale ha presentato questa mattina la cartolina di invio della raccomandata con cui la signora ha chiesto un appuntamento all’azienda sanitaria per la vaccinazione. Lo ha reso noto il sindaco di Latisana, Daniele Galizio, che sottolinea che a questo punto “c’erano gli elementi per accogliere la bambina in asilo”. La normativa prevede infatti che sia firmata l’autocertificazione di avvenute vaccinazioni o prodotta la prova di aver chiesto un appuntamento all’azienda sanitaria.
“Su 263 alunni stamattina in 97 non erano in regola con la documentazione sulle vaccinazioni. Buona parte l’ha regolarizzata in mattinata, alcuni bambini però li abbiamo dovuti rimandare a casa invitandoli a tornare domani con l’autocertificazione. Parliamo di pochi casi, forse una decina”. Lo ha spiegato Donatella Gentilini, preside dell’istituto comprensivo di via Aretusa, nella zona di La Rustica. “Al momento sul totale degli iscritti, un 15% non è ancora in regola”. “Per ora – ha aggiunto la preside – non ci sono state questioni di principio, ma solo di ritardo. La definirei ‘sciatteria intellettuale’ nel senso che non si è data la dovuta importanza alla scadenza fissata per ieri”.