Aversa, giornata Fai: riapre la chiesa di Santa Maria degli Angeli

di Nicola Rosselli

Aversa – Riapertura entro il 15 ottobre prossimo, in occasione delle Giornate d’autunno del Fai, della chiesa di Santa Maria degli Angeli, parte integrante del Castello Aragonese, sede del Tribunale di Napoli Nord.

A darne notizia Fortunato Allegro, responsabile della libreria sociale ‘Il Dono’ sede anche della delegazione Fai aversana. «Una bella notizia. Sono iniziati – ha dichiarato il docente aversano – i lavori di messa in sicurezza della chiesa di Santa Maria degli Angeli inglobata nella struttura del nostro castello aragonese. I lavori termineranno in coincidenza con la giornata d’autunno del Fai, il 15 ottobre prossimo».

«A questa giornata – ha continuato Allegro – parteciperà per la prima volta anche Aversa perché a maggio si è costituito anche nella nostra città un attivo gruppo Fai, che ha sede nella nostra Libreria. Grazie a quanti tra Istituzioni e volontari lavorano per rendere possibile il recupero del nostro patrimonio artistico».

La presidente del tribunale di Napoli Nord Elisabetta Garzo e il procuratore capo Francesco Greco, lo scorso anno, avevano dichiarato di aver già interessato il provveditore alle Opere pubbliche per cercare un finanziamento che potesse portare alla riapertura dell’importante chiesa aversana che vanta anche da un dipinto di Francesco Solimena. Una chiesa considerata, perla del Barocco seicentesco, letteralmente saccheggiata negli anni, anch’essa di proprietà del Ministero della Giustizia come l’annesso Castello Aragonese che ospita il tribunale.

L’idea è, comunque, di creare una fondazione che possa coinvolgere imprenditori e ordini professionali per avere sia una cappella per il tribunale, sul tipo della Sommaria a Napoli, che un luogo dove poter fare cultura ospitando convegni e iniziative culturali aperte alla città. Un esempio concreto, quindi, di quello che significa avere un ufficio importante come il tribunale in città e le possibili interrelazioni.

Dal sito di AversaTurismo si apprende che «costruita per volere di Porzia Abenavolo, moglie di Cesare del Tufo, per custodire un’immagine sacra della Vergine delle Grazie (un tempo collocata sulle mura della città e oggi inglobata sul muro della facciata), la Chiesa di Santa Maria delle Grazie esisteva già nel 1576, come si evince dagli atti di una Santa Visita, riportati anche dal Parente».

«Di notevole pregio – continua il sito – sono gli altari in marmo bianco di Carrara, che decorano le tre cappelle laterali e sono estremamente affini all’altare maggiore, opera firmata e datata ‘Cimafonte, 1782. Di grande interesse artistico è il pavimento settecentesco di maiolica con decorazioni a foglie di acanto, uccelli e vasi da cui si dipartono fiori dai colori delicati».

IN ALTO UNA GALLERIA DI IMMAGINI

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