Aversa – “La politica deve mettere in campo un piano industriale per il rilancio della città e del territorio”. Ad affermarlo Paolo Santulli, già parlamentare e attualmente consigliere comunale del Pd. «La colpa più grave della politica aversana – continua l’esponente democrat – è aver trascurato un business plan per sollevare le sorti dell’economia cittadina. Oltre al navigare a vista dell’amministrazione De Cristofaro, esistono responsabilità complessive, alle quali nessuno può sottrarsi. La crisi economica che investe il mondo non ha certamente risparmiato la nostra città ed il nostro territorio. Allora, credo sia indispensabile strutturare le condizioni per un rilancio reale, che ovviamente non può tenere conto degli aiuti pubblici di uno Stato in bolletta”.
“Spesso – continua Santulli – si è discusso sulle vocazioni di Aversa, oggi non c’è più tempo per le chiacchiere. Di certo balzano ad evidenziarsi i ruoli di Città della Cultura, degli Studi e del Turismo. La presenza delle facoltà di Ingegneria e di Architettura, la presenza di tutti gli indirizzi di scuole superiori, Tecnici, Scientifici e soprattutto Classici con la tradizione ultracentenaria di formazione del Liceo Ginnasio Domenico Cirillo è significativa. Manca solo un Conservatorio, ma la cosa deve essere risolta prioritariamente, tenuto conto che la Città di Cimarosa e Jommelli non può mancare di questo indirizzo formativo, valutata anche la necessità di dare continuità alla presenza del Liceo Musicale”.
L’ex parlamentare evidenzia, poi, come sia necessario valorizzare le principali risorse monumentali di quella che è nota come la ‘città delle cento chiese’ e propone: “Su questi cardini deve poggiare una programmazione strategica che illustri le intenzioni della Politica per il raggiungimento di obiettivi che determinino, appunto, il rilancio dell’economia. L’occasione deve essere data dall’avvicinarsi del compleanno millenario di Aversa. Non c’è più tempo per i rinvii. La gestione esclusiva delle emergenze non favorisce l’indispensabile programmazione per uscire da soli, mancando altri possibili salvatori, da questa crisi stringente”.
La strada per Santulli è tracciata: “E’ evidente che bisogna creare condizioni progettuali che si fondino principalmente sulla collaborazione tra Amministrazione e Imprenditori. Nella ridotta superficie cittadina esistono ancora poche disponibilità di suoli, ma questi devono diventare il volano per la realizzazione dei servizi che soddisfino i bisogni della Città, e che devono dare corpo a questa rivoluzione copernicana. Al primo posto deve essere posta la realizzazione di insediamenti turistico alberghieri, per offrire una degna ospitalità ed entrare nei pacchetti turistici, collegati con Caserta, Napoli, Pompei, le isole. Congiuntamente, bisogna favorire la realizzazione di residenze universitarie, per l’ospitalità degli studenti. Il Turismo ha le sue regole, non se ne può solo parlare, bisogna creare le condizioni”.
“La politica – conclude Santulli – si deve assumere le sue responsabilità, deve dare risposte concrete, non si può più attendere e rinviare questi interventi strategici. Paradossalmente anche la vituperata movida è uno strumento turistico produttivo, deve essere però governata, in questo senso va favorito un decentramento degli insediamenti e delle attrazioni che danno vita a questo fenomeno. Si parla tanto, da tanto, di Puc, potrebbe essere uno degli strumenti per dare il via a questi interventi”.