“Abbiamo chiesto lo stato di calamità in seguito al maltempo di questi giorni”. Lo ha detto il sindaco di Aversa Enrico de Cristofaro a margine della riunione di giunta nel corso della quale è stato deliberato di chiedere alla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Protezione Civile, al Presidente della Giunta Regionale della Campania ed all’Assessorato all’Ambiente della Regione Campania, il riconoscimento dello stato di calamità naturale che ha colpito il territorio del Comune di Aversa in conseguenza del violento nubifragio verificatosi il giorno 11 settembre e l’attivazione degli interventi atti a rimuovere le situazioni di grave disagio e criticità determinatesi.
“Lunedì 11 settembre, a partire dalle ore 2 circa – si legge nella richiesta – una eccezionale ondata di maltempo, caratterizzata da violentissime piogge, grandine e raffiche di vento, ha interessato l’intero territorio comunale provocando notevoli danni al patrimonio viario, infrastrutturale , arboreo, alla Pubblica Illuminazione e a numerose strutture pubbliche e private, con particolare riferimento al cimitero cittadino, a diversi plessi scolastici ed ai parchi pubblici (Parco Pozzi – Parco Balsamo – Parco Grassia). Con tempestività è stato attivato un piano di emergenza interessando il gruppo comunale di Protezione Civile, la Polizia Municipale,le squadre di operai dei servizi tecnici manutentivi per interventi sulla rete idrica ed impianto fognario, i Vigili del Fuoco, la Telecom, l’Enel ed il gestore della rete del gas metano. Nell’immediato sono stati attivati interventi di soccorso ed assistenza alla popolazione per lo sgombero di strade e di alcune proprietà private invase da alberi caduti, strade e cantinati allagati , messa in sicurezza di parte di fabbricati danneggiati”.
“L’intensità dei fenomeni atmosferici- sottolinea il sindaco – ha provocato una grave crisi emergenziale per la quale, oltre ai primi interventi di somma urgenza realizzati ed in parte in corso di esecuzione, si rendono necessari ulteriori interventi straordinari ed urgenti per il ritorno alle normali condizioni di vita e per la compiuta messa in sicurezza di tutti i siti danneggiati”.
Data l’estensione delle aree e l’enorme numero dei siti danneggiati dall’evento, la disposta verifica è tuttora in corso, tuttavia da un primo esame i danni riscontrati risultano ingenti e tali da richiedere impegni finanziari che questo Ente non è in grado di sostenere. Intanto, il Comune si è riservato di inviare la quantificazione analitica e dettagliata dei danni subiti a tutti gli impianti ed infrastrutture pubbliche e sia di privati cittadini.