Puzza, Pignetti (Asi): “Il Tar mette la parola fine alla vicenda Ecotransider”

di Redazione

Il Tar Campania mette la parola fine alla vicenda Ecotransider, la cosiddetta “fabbrica della puzza”, situata nella zona industriale di Gricignano, per anni al centro delle proteste della cittadinanza del comune aversano ma anche di quelli limitrofi di Carinaro e Teverola.

I giudici della settima sezione hanno, infatti, respinto, in via definitiva, il ricorso presentato dal Consorzio Steel Woman e riconosciuto la piena legittimità degli atti posti in essere dal Consorzio Asi Caserta, condannando i ricorrenti anche al pagamento delle spese di giudizio.

La sentenza, che chiude un lungo contenzioso, è stata accolta con grande soddisfazione dai vertici dell’Asi, dalla presidente, Raffaela Pignetti (nella foto), e dal direttore generale, Anthony Acconcia. Puntuale e brillante la difesa in giudizio del Consorzio Asi da parte degli avvocati Giuseppe Ceceri e Giuseppe Pacifico.

“Ancora una volta – commenta la presidente Pignetti – viene confermata, anche in sede giudiziaria, la correttezza dei provvedimenti adottati e l’efficacia dell’attività amministrativa svolta dagli organi direttivi. Fin dal suo insediamento, l’obiettivo fondamentale della nuova gestione è stato individuato nel pieno recupero delle condizioni di legalità e vivibilità degli agglomerati industriali, anche in relazione alle esigenze delle comunità locali che li ospitano. Questa sentenza dimostra che abbiamo imboccato la strada giusta e che il lavoro che abbiamo avviato sta dando i frutti sperati”.

L’iter giudiziario era iniziato più di un anno fa con l’impugnazione da parte del Consorzio Steel Woman, di cui la Ecotransider è socia, della delibera con la quale il comitato direttivo del consorzio Asi Caserta aveva revocato un’assegnazione di suolo per una superficie complessiva di circa 31mila metri quadrati, avvenuta nel 2008.

La vicenda, oltre alle implicazioni di carattere amministrativo, ha avuto ed ha ancora una grande rilevanza anche sul piano sociale, con una forte mobilitazione popolare di protesta contro l’attività di trattamento dei rifiuti operata dall’azienda e ritenuta dannosa per l’ambiente e la salute dai cittadini dell’area interessata, soprattutto quella di Gricignano.

La revoca operata dal Consorzio Asi Caserta bloccò anche le procedure regionali per il rilascio dell’autorizzazione integrata ambientale che furono sospese in attesa del pronunciamento dei giudici di cui la Regione dovrà adesso prendere atto e adottare i provvedimenti consequenziali.

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