Aversa – Perché dopo circa due settimane dalla tempesta che ha colpito la città sono ancora presenti alberi tagliati all’ingresso del cimitero? Se l’amministrazione ha provveduto a renderlo accessibile perchè non provvede a far rimuovere quei rifiuti che ormai sono diventati una montagna?
Queste le domande che si pongono i frequentatori del luogo sacro che vedono crescere ogni giorno di più alberi fatti a pezzi, depositati lungo il muro di cinta in quantità tale da averne coperta l’intera lunghezza e raggiunta quasi completamente l’altezza.
Per dare risposta ci siamo rivolti alla Senesi, società che gestisce il servizio di igiene urbana della città. Così abbiamo appreso che il problema nasce dalla quantità eccessiva di questo tipo di rifiuto, presente nell’isola ecologica nella massima quantità possibile, tale da imporre la chiusura dell’isola per motivi di sicurezza essendo questo tipo di rifiuto, definito biodegradabile, a rischio incendio e dalla contemporanea chiusura della piattaforma di trasferenza a cui fa riferimento Aversa, dove i rifiuti biodegradabili vengono smaltiti.
“Con la chiusura per 15 giorni della piattaforma, alla successiva riapertura c’è stato – spiegano dalla società – un sovraccarico di rifiuti che ha costretto i responsabili della piattaforma a ridurre i quantitativi accettabili da ogni comune”. “Così – continuano – Aversa si è vista ridurre il quantitativo in un momento in cui i rifiuti biodegradabili erano cresciuti in maniera notevole per gli interventi di potatura effettuati in città nelle strade, nei parchi e nelle scuole, ai quali si sono aggiunti quelli provenienti dagli interventi di ripristino delle condizioni di sicurezza effettuata sul patrimonio arboreo cittadino”. “Di conseguenza – proseguono – potremo accettare nuovi rifiuti biodegradabili nell’isola ecologica man mano che si libererà spazio, scaricando quanto possibile nella piattaforma di trasferenza”.
Questo spiega l’accumulo di alberi tagliati all’interno del cimitero, dove – è il caso di ricordarlo – il lavoro di messa in sicurezza continua essendo necessario abbattere altri alberi a rischio, “Per velocizzare l’eliminazione dei residui di alberi presenti in città occorrerebbe – concludono dalla società gestrice del servizio di igiene urbana – o che la piattaforma di trasferenza ci aumenti la quantità scaricabile settimanalmente o che l’amministrazione facesse capo ad una seconda piattaforma, cosicché si possa scaricare su due piattaforme. In alternativa dovremo continuare a scaricare quello che è possibile e per la quantità di rifiuti biodegradabili che sono nell’isola ecologica e che, ovviamente, continueranno ad arrivare man mano che si liberano spazi, finiremo a gennaio”.
Insomma, occorre avere pazienza, del resto la tempesta dell’11 settembre è stata una calamità naturale di violenza difficile da prevedere.