Parte ufficialmente la campagna nazionale per il risarcimento dei disagi provocati dalla Ryanair, compagnia aerea che ha recentemente stabilito di cancellare, da qui a fine ottobre 2017, circa 2000 voli. Lo ha determinato il direttivo dell’Associazione Consumatori SosUtentiConsumatori, per il tramite del suo presidente nazionale, Gianluca Cuomo.
“Abbiamo deciso di avviare questa campagna con forza e determinazione, attivando altresì, per venire incontro alle esigenze dei consumatori lesi, un numero verde dedicato al tema (800 177 569)”. A dirlo è il presidente nazionale, che ha inoltre sottolineato la necessità di attivarsi in tutte le sedi opportune al fine di veder riconosciuti gli indennizzi (cosiddette compensazioni pecuniarie) riconosciute dalla normativa europea applicabile per i casi di negato imbarco.
Attraverso l’assistenza gratuita di SosUtentiConsumatori, che si avvarrà delle competenze del suo partner Sosviaggiatore.it, si potrà pertanto agire per ottenere il risarcimento previsto, che può arrivare fino a 600 euro per passeggero.
La decisione di Ryanair di cancellare circa 2000 voli è stata, difatti, fortemente criticata da tutte le associazioni di categoria e dai principali media nazionali, ponendosi essa in contrasto con i principali e fondamentali diritti riconosciuti dalla normativa internazionale in favore dei viaggiatori ed in particolare con quanto stabilito dalla Carta dei Diritti del Passeggero edita dall’Enac (Ente Nazionale Aviazione Civile).
“Quello che è successo è scandaloso. La decisione di Ryanair, ufficialmente motivata dalla necessità di smaltire le ferie del personale di bordo evitando conflittualità con quest’ultimo e conseguentemente pregiudizio per il servizio, è in realtà fonte di forte ed irreparabile disagio per i passeggeri. Segnaleremo all’autorità competente Enac, nonché all’Antitrust, quanto riscontrato nel corso della campagna di sensibilizzazione, per l’adozione delle misure sanzionatorie previste”, aggiunge l’avvocato Michele Ferrara, che da anni collabora con l’associazione quale consulente esterno.
Al riguardo, si consideri che l’Ente Nazionale Aviazione Civile ha già aperto un’istruttoria nei riguardi del vettore low cost, all’esito della quale sarebbe anche possibile la revoca del certificato di operatore aereo.