Se i fondi raccolti con gli sms solidali per le popolazioni colpite dal terremoto “sono confluiti nelle casse della Protezione civile, il fatto si rivelerà una grossa bolla di sapone”. Lo ha detto il procuratore di Rieti, Giuseppe Saieva, parlando della polemica sulla reperibilità dei fondi destinati ad Amatrice e Accumoli. “Secondo me si va verso l’insussistenza della notizia di reato”, ha detto Saieva.
Intanto il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, è giunto in Procura a Rieti dove sarà ascoltato come persona informata sui fatti. Il primo cittadino si è presentato accompagnato dal suo avvocato, Mario Cicchetti, ed entrando nel palazzo di giustizia reatino non ha voluto rilasciare dichiarazioni.
Il caso è scoppiato dopo che il sindaco Pirozzi, intervenendo sul palco di Atreju, la festa di Fratelli d’Italia, ha chiesto che fine hanno fatto i 33 milioni di euro di aiuti alle popolazioni terremotate del Centro Italia raccolti con le donazioni via sms. Quei soldi, secondo il primo cittadino, non sarebbero mai arrivati a destinazione. Il giorno dopo ha rincarato la dose: sulle donazioni alle popolazioni terremotate attraverso il numero solidale 45500 in questo anno trascorso, ad avviso di Pirozzi, è “stata tradita la volontà dei cittadini. un errore grave che mette in discussione il meccanismo della solidarietà”. Poi, in serata, ha chiarito di non aver mai detto che i soldi raccolti con gli sms fossero spariti, sottolineando che “la Protezione civile non c’entra nulla”.
Da parte sua, la Protezione Civile ha assicurato che “nessun euro donato dagli italiani è sparito. I fondi raccolti, come stabilito nel Protocollo d’intesa con gli operatori della comunicazione e della telefonia, nonché dalla legge 229 del 2016 che ne disciplina il funzionamento, sono destinati a interventi in favore dei territori colpiti dal sisma”. Il Dipartimento ha sottolineato che le donazioni sono “nella contabilità del Commissario straordinario” e rimanda al sito della Protezione Civile per “l’elenco dei progetti approvati nella seduta del 17 luglio scorso dal Comitato dei Garanti” dove sono indicate anche “tutte le informazioni sul funzionamento del numero solidale 45500”.