Napoli – “Le critiche ad Insigne e la numero 10? Vadano a quel paese. Se la indossa è perché lo merita. La numero 10 non è una maglia diversa dalla 9 o dalla 8, il 10 è solo un numero. Lo stesso Isco, che lo abbiamo tanto esaltato, non aveva la numero 10. Gli italiani mascherano le cose: Insigne nel Napoli ogni settimana, anche contro il Real Madrid dove gioca Isco, ha fatto vedere le sue qualità”. È un Mino Raiola scatenato quello che, dai microfoni di Radio Crc, difende il talento napoletano finito nel mirino della critica dopo Spagna-Italia.
“Non credo che abbiamo meno campioni della Spagna – dice ancora Raiola -, ma se poi li facciamo giocare a pallavolo è certo che sono più scarsi della Spagna. Isco e Asensio non sono più forti di Insigne e di Verratti, ma hanno giocato in un sistema di gioco migliore del nostro, è stata sbagliata tutta la tattica. Il presidente Tavecchio quasi si addormentava in tribuna durante la partita”.
Poi ecco la stoccata sul mercato legato proprio ad Insigne: “De Laurentiis dice di passare sopra il suo cadavere? Beh, forse si scorda che fra 4 anni a Lorenzo scade il contratto… se poi va via che fa? È vero, Hamsik ha voglia di restare a Napoli a vita, ma magari altri non ce l’hanno, bisogna rispettare il volere di tutti”.
Poi l’attacco al ct: “Ho visto l’intervista di Ventura, – racconta – ma se non vuole cambiare nulla durante la partita può anche andare in tribuna o restare a casa, è stata ridicola la tattica adottata contro la Spagna. L’allenatore deve capire quando continuare su una strada o cambiarla. Il calcio moderno è quello della Spagna e della Germania, dove anche i centrocampisti offensivi si inseriscono tra gli spazi. Non mi parlate della qualità della Spagna perché Insigne e Verratti (due assistiti di Raiola; ndr) non sono meno forti di Isco e Asensio”.
Ma è vero che durante il mercato il Barcellona ha chiesto Insigne? “No, non me l’ha chiesto, De Laurentiis come al solito capisce una cosa per un’altra – risponde Raiola – un giorno farò un cartone animato solo per lui, per spiegargli perbene le cose. De Laurentiis ed io non siamo nemici, vediamo solo le cose diversamente. Ogni tanto lui si esprime in maniera strana, ma lo faccio anche io quindi non me la prendo. Ho deciso che per fargli capire il mio concetto gli dedicherò un cartone animato”.
Ma il procuratore ha parlato anche di Sarri: “Io credo questo è l’ultimo anno di Sarri, tante squadre europee so che l’hanno chiesto, mi auguro per lui che sia l’ultimo anno con De Laurentiis. Il Napoli oggi gioca un calcio molto moderno, prende applausi da tutta Europa, vincere e perdere questione di dettagli, di fortuna, ho sempre detto che è molto difficile vincere a Roma e Napoli, è difficile per l’ambiente, a volte ci esaltiamo troppo, se si crescere sotto questo aspetto si può anche vincere lo Scudetto”.
Ma su Twitter Alessandro Pellegrini, il procuratore che cura gli interessi del tecnico del Napoli replica a Raiola polemico: “Prima lo minaccia, poi gli dice che si fa suggerire la formazione, adesso lo sogna lontano da Napoli…fai pace con il cervello…”.
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