Aversa – Nonostante l’inizio dell’autunno, è un periodo alquanto caldo per l’amministrazione De Cristofaro. Le dimissioni dell’assessore Guido Rossi hanno colpito, come un fulmine a ciel sereno, la quotidianità del consesso comunale e hanno aperto ulteriori dibattiti circa la figura del suo successore.
Dopo un periodo di apparente silenzio da parte del Movimento Costruire l’Alternativa, seguito alla frase “un bel tacer non fu mai scritto” apparsa tempo fa sul profilo Facebook del movimento aversano, l’ing. Manlio Mascolo ha commentato le ultime vicende politiche normanne: «Innanzitutto, mi corre l’obbligo di motivare l’apparente silenzio del movimento in queste ultime settimane, perché in tanti ci hanno chiesto cosa pensassimo delle vicende occorse in seno alla giunta.
Trattasi – ha dichiarato Mascolo – di silenzio solo apparente, perché su questi temi ci siamo confrontati abbondantemente sia tra noi sia con altri gruppi politici, riscontrando nella maggioranza dei casi una certa unità di vedute. Le dimissioni dell’assessore Rossi, seppur motivate da questioni familiari, rappresentano un colpo pesante per la maggioranza di De Cristofaro. E il nome, trapelato dai corridoi, del suo sostituto Pasquale Diomaiuta, ex membro della giunta Ciaramella, non fa altro che accentuare questo colpo.
Nulla da dire sulle professionalità citate, ma a livello politico – ha continuato – prima Rossi e poi l’eventuale nomina di Diomaiuta rappresenterebbero l’ennesimo macigno sopra la famosa aria di rinnovamento sbandierata appena un anno fa. Ora infatti per ricoprire un ruolo delicatissimo si rispolvera un “vecchio” della politica aversana.
Meritano alcuni cenni anche altre situazioni, altrettanto pesanti, che devono essere chiarite dal primo cittadino. Una di queste è l’intollerabile blocco della commissione politiche sociali, che ha il compito di promuovere iniziative per i cittadini in condizioni particolari, dopo il teatrino della nomina fasulla a presidente di Paolo Sbano. Una situazione paradossale che deve assolutamente essere risolta in tempi rapidi.
Stessa cosa dicasi – ha concluso l’ing. Mascolo – per la notizia emersa ieri di una richiesta di costituzione nel processo “The Queen”, accantonata in un cassetto del comune di Aversa. Non interessa al movimento fare polemica sulla costituzione o meno del comune di Aversa, ma celare un documento comunque importante non genera pensieri positivi in chi, dall’esterno, si trova ad osservare la situazione».