Assoldavano pusher minorenni: 17 arresti per tentato omicidio e droga in Puglia

di Redazione

Sono legati ai clan baresi dei Di Cosola e dei Diomede, i destinatari delle 17 ordinanze di custodia cautelare eseguite dai carabinieri tra Trani, Molfetta, Bitonto e Giovinazzo. Accusati a vario titolo, di traffico di stupefacenti, tentato omicidio e minaccia aggravata, in carcere sono finiti Nicola Abbrescia, Cosma Damiano Grosso, Michele Arciuli, Donatella Caracciolese, Gianfranco Del Rosso, Maria Fiore (figlia di Alfredo ucciso nel marzo 2014, e compagna di Abbrescia), Saverio e Giuseppe Pappagallo, Giuseppe Petruzzella, Domenico Ponte, Cosimo Damiano Spagnoletti, Alessandro Tenardi.

Alcune ordinanze sono state eseguite in carcere a Trani, mentre un solo arresto ha interessato Bitonto. Ai domiciliari sono finiti Antonio Azzollini, Fabio De Pinto, Domenico Cosimo Grieco, Michele Liso e Laura Zaccaria (moglie di Saverio Pappagallo).

L’inchiesta è partita dal tentato omicidio di Cosma Damiano Grosso, avvenuto nel settembre 2015 durante la festa patronale di Molfetta. Il responsabile è stato individuato nel barese Nicola Abbrescia, da tempo trasferitosi a Molfetta. Da lì è stato svelato il traffico di stupefacenti tra Molfetta, Giovinazzo e Bitonto. Svelato, soprattutto, un collegamento con i clan baresi dei Di Cosola e Diomede.

Alcuni rifornimenti della droga avvenivano nel quartiere Japigia. Alcuni soggetti hanno condanne per 416 bis e risultano figure di spicco anche donne: Carmela Fiore di Molfetta, figlia di Alfredo ucciso nel marzo 2014 durante il mercato, e Donatella Caracciolese di Bari. Secondo l’accusa è stato acclarato l’utilizzo di minorenni per lo spaccio o, comunque, soggetti nati negli anni ‘90.

Anche gli esponenti arrestati potevano andare avanti nelle loro attività grazie alla collaborazione dei minori. Frequente anche il ricorso a Facebook e wathsapp per lo spaccio. Usavano wathsapp per comunicare tra di loro e uno dei soggetti usava Facebook nonostante fosse ai domiciliari e comunicava attraverso messenger.

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