Bagheria (Palermo) – “Tua sorella si è fatta sbirra”. L’ordine del boss Pino Scaduto a suo figlio era di uccidere la sorella perché aveva un fidanzato carabiniere. “Ma io ho 30 anni e non mi consumo per lui”, diceva il giovane a un amico, intercettato dai carabinieri.
Tra i sedici arresti nell’operazione antimafia “Nuova alba”, scattata in mattinata per smantellare il mandamento mafioso di Bagheria, c’è anche Pino Scaduto, scarcerato lo scorso aprile dopo essere stato arrestato nell’operazione Perseo del 2008. Secondo gli inquirenti avrebbe cercato di riprendere il comando della cosca di Bagheria.
I carabinieri del comando provinciale di Palermo hanno eseguito ordinanze di custodia cautelare in carcere per le accuse di associazione mafiosa ed estorsione aggravata dal metodo mafioso. Il provvedimento è stato emesso dal gip del Tribunale di Palermo, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia. Sono entrati in azione un centinaio di militari dell’Arma con l’ausilio di unità cinofile e di un elicottero. Nell’operazione sono state ricostruite anche diverse estorsioni ai danni di imprenditori edili tra Bagheria e Altavilla.
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