L’attentatore che domenica ha ucciso due donne alla stazione di Marsiglia era stato arrestato e rilasciato dalla polizia francese solo il giorno prima. Lo rivela una fonte vicina agli investigatori. L’uomo, ucciso dalla polizia, di cui ancora non si conoscono le generalità, aveva ben otto carte d’identità diverse. Era stato fermato a Lione con l’accusa di taccheggio e di aver partecipato ad alcune rapine nella città, ma era stato rilasciato per mancanza di prove.
La polizia marsigliese è riuscita a risalire ai suoi precedenti grazie alle impronte digitali. Non era schedato come potenziale affiliato dell’Isis. Durante l’arresto aveva fornito versioni contraddittorie sulla sua vita: in una prima dichiarazione aveva detto di essere nato in Algeria, successivamente in Francia.
Si tratterebbe di un nordafricano di 25-30 anni che ha urlato “Allah akbar” accoltellando le due vittime, una di 20 e un’altra di 17 anni, la prima colpita al collo, l’altra al torace.
Intanto, i sostenitori dell’Isis hanno celebrato l’attacco alla stazione di Marsiglia sul web, pubblicando foto e appello a nuovi assalti ma il ministro dell’Interno francese, Gerard Collomb, ha dichiarato che bisogna aspettare gli esiti delle indagini per averne la certezza. La modalità dell’attacco suscita infatti qualche perplessità. Le immagini delle telecamere di sicurezza mostrano il killer che colpisce una delle donne, si allontana e solo in un secondo momento pugnala la seconda.
Il presidente francese, Emmanuel Macron, si è detto “profondamente indignato per l’atto barbaro” compiuto alla stazione di Marsiglia. In un tweet sul suo account ufficiale, il numero uno dell’Eliseo ha espresso la sua vicinanza alle famiglie e ha reso omaggio “ai militari e ai poliziotti che hanno reagito con sangue freddo ed efficacia”.
“Mobilitazione totale dello Stato al fianco dei marsigliesi”. E’ questo il tweet del portavoce del governo francese, Christophe Castaner, che aggiunge: “Il ministro dell’Interno si reca sul posto e le nostre forze di sicurezza continuano con le loro operazioni”.
“Non abbassiamo la guardia”, ha detto il premier francese, Edouard Philippe, aggiungendo: “Rabbia e tristezza per le vittime. Sostegno ai militari e ai poliziotti dell’operazione Sentinelle che ci proteggono”.