Pellicce di orsetto lavatore importate illegalmente dalla Cina e destinate al mercato italiano degli accessori di abbigliamento. Sono state trovate dai carabinieri forestali in un capannone a Sesto Fiorentino (Firenze), dove sono stati sequestrati 5.550 capi tra cappelli, sciarpe e guanti. Il proprietario della ditta è stato denunciato.
I capi di abbigliamento erano realizzati con pelliccia di orsetto lavatore allevato o comunque proveniente dalla Cina, in cui non esistono allevamenti autorizzati, in violazione della normativa comunitaria che regolamenta il commercio di pelli e pellicce.
Il regolamento, spiegano i carabinieri, “vieta l’introduzione e l’uso nella Ue di pellicce e prodotti con queste ottenuti, di animali da pelliccia che provengano da paesi che non assicurino che per la loro cattura, allevamento e abbattimento non siano state usate tagliole o metodi cruenti che producano gravi sofferenze”.
Le indagini, condotte dai carabinieri forestali del raggruppamento Cites di Roma, affiancati dal nucleo carabinieri Cites di Firenze, sono partite da un caso di importazione di dubbia provenienza di un numero elevato di pompon realizzati con pelle di procione, noto anche come orsetto lavatore. Da qui i controlli nel magazzino a Sesto Fiorentino e nella sede della ditta importatrice alla periferia di Firenze.
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