Il Fai approda ad Aversa: visite guidate tra i monumenti della città

di Redazione

Aversa – Il Fai, Fondo Ambiente Italiano, approda nel comune normanno. Lo hanno annunciato in una conferenza stampa la presidente della sede di Aversa, Maria Giovanna Pezone, la presidente del Fai di Caserta, la dottoressa Donatella Cagnazzo, il professor Fortunato Allegro, responsabile della libreria sociale il Dono che ospita anche la delegazione aversana del Fai, la dottoressa Danila Jacazzi, la professoressa Anna Grimaldi, e la presidente regionale del Fai, la dottoressa Maria Rosaria de Divitiis. E’ intervenuto anche l’assessore comunale alla Cultura, l’avvocato Alfonso Oliva, che si è fatto portavoce del consenso dell’amministrazione verso tale iniziativa.

Durante l’incontro, che si è svolto nel Chiostro di San Francesco, è stato presentato il ricco programma dell’associazione, che prevede già da domenica 15 ottobre, in occasione della giornata d’autunno del Fai, delle visite guidate presso diversi monumenti del territorio aversano solitamente non aperti al pubblico. In tale occasione, infatti, sarà possibile visitare la Maddalena, la casa di Filippo Saporito, l’ex ospedale psichiatrico giudiziario, oggi Casa di reclusione, il tribunale di Napoli Nord, in particolare la Chiesa Santa Maria degli Angeli. Quest’ultimo monumento, è stato messo in sicurezza grazie ad alcuni i contributi ottenuti dalla dottoressa Elisabetta Garzo, presidente del Tribunale di Napoli Nord.

A fare da guida nella giornata di domenica saranno gli allievi di diversi istituti scolastici di Aversa. Affiancati da alcuni soci del Fai, gli studenti accompagneranno i visitatori durante tale insolito percorso turistico nei luoghi intrisi di antica storia, che sarà da loro sapientemente narrata. Al termine del giro turistico vi sarà un concerto di musica classica presso il seminario vescovile e la degustazione di alcuni prodotti tipici del territorio.

L’iniziativa ha un valore altamente educativo in quanto i giovani avranno un ruolo che stimolerà la sensibilità per le nostre ricchezze artistiche e culturali. Inoltre grazie all’impegno dei soci diventa possibile restituire alla città e alla comunità beni che giacevano nell’ombra.

Il professor Allegro ritiene che la visita presso i manicomi rappresenta anche la presa di coscienza di un passato molto doloroso della nostra storia, fatto anche di ricoveri facili e avvenuti in condizioni difficili.

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