Aversa – “Marco Villano entra nell’esecutivo cittadino con la delega al bilancio”. Una notizia, ovviamente, inventata che solo qualche settimana fa sarebbe stata considerata fantapolitica ma che oggi potrebbe diventare realtà dal momento che con l’ingresso di Giovanni Innocenti, eletto con il centro sinistra, in maggioranza, dove ha già trovato spazio Rosario Capasso, neo eletto consigliere provinciale, anch’egli eletto con il centrosinistra, la coalizione che sostiene il sindaco non è più un insieme di liste civiche di ispirazione di centrodestra ma un mix di entrambi gli schieramenti, proprio come accade in parlamento, dove centro destra e centro sinistra vanno a braccetto per varare la legge elettorale.
Con l’ingresso di Villano in maggioranza, sempre realizzando l’ipotesi fantapolitica che vi proponiamo, si otterrebbe il risultato di un centrosinistra rappresentato nell’esecutivo e quindi dotato della possibilità di fare proposte concrete e di farle valere grazie all’eventuale approvazione dell’esecutivo, cancellando le inutili schermaglie ingaggiate con la maggioranza che hanno caratterizzato l’attuale amministrazione fin dall’inizio.
Un atteggiamento che, ad oggi, non ha prodotto alcunché a favore della città, il cui bene è stato messo al primo posto da entrambi i candidati sindaco durante la campagna elettorale ma che, a elezioni concluse, oggi sembra essere diventato un obiettivo di secondo piano, essendo più importante, per entrambi gli schieramenti, dimostrare di valere più degli avversari. Un errore perché Aversa non ha bisogno di lotte fratricide ma di unione per fare il salto di qualità che aspetta e meriterebbe.
Un’idea, quella espressa dalla fantapolitica, respinta di netto da Villano. “C’è un mercato. Io nel mercato non ci vado. Io non ho un prezzo e non me lo faccio assegnare sicuramente da De Cristofaro perché non c’è una condivisione programmatica tra noi”, afferma il neo eletto consigliere provinciale. “Innocenti e Capasso – continua – dicono di essere passati dalla minoranza alla maggioranza per sostenere un cambiamento ma non ho sentito da loro un programma condiviso con De Cristofaro, mentre con me il programma lo hanno condiviso”. “Loro – prosegue Villano – non hanno alcun progetto per la città, solo un progetto per se stessi”.
“Possibile che il bene della città si faccia solo in maggioranza? Allora chi è in minoranza non vuole il bene della città?”, conclude Villano chiudendo la porta ad una ipotesi di governo comune della città. Per l’esponente del Pd maggioranza e minoranza hanno ruoli diversi ma entrambe intendono fare il bene per la città.