Il bonus Poletti sulle perequazioni pensionistiche è legittimo. Lo ha deciso la Corte Costituzionale che ha respinto le censure di incostituzionalità sollevate, ritenendo che la norma “realizzi un bilanciamento non irragionevole tra i diritti dei pensionati e le esigenze della finanza pubblica”.
La Corte costituzionale, si legge in una nota, ha respinto le censure di incostituzionalità del decreto-legge n. 65 del 2015 in tema di perequazione delle pensioni, che ha inteso “dare attuazione ai principi enunciati nella sentenza della Corte costituzionale n. 70 del 2015”.
La Consulta ha ritenuto che, diversamente dalle disposizioni del “Salva Italia” annullate nel 2015 con tale sentenza, la nuova e temporanea disciplina prevista dal decreto-legge numero 65 del 2015 realizzi un bilanciamento non irragionevole tra i diritti dei pensionati e le esigenze della finanza pubblica.
Il cosiddetto “bonus Poletti” venne varato nel 2015 dopo che la Consulta bocciò la norma redatta dall’allora ministra del Lavoro Elsa Fornero che aveva bloccato, dall’anno 2012, la perequazione automatica degli assegni pensionistici con un importo mensile tre volte (o più) maggiore del minimo Inps.