Aversa, la casa di accoglienza della Caritas: con 2,50 euro puoi aiutare un bisognoso

di Antonio Arduino

Aversa (Caserta) – Con due euro e cinquanta centesimi si può acquistare un gelato a tre gusti con tanto di panna per godere di un momento di dolcezza per il palato, un piacere che su consuma in pochi minuti. Con la stessa cifra è possibile pagare un pasto ad un bisognoso che fa riferimento alla Caritas diocesana, guidata da don Carmine Schiavone, per avere aiuto e non solo, perché messi assieme tanti due euro e cinquanta centesimi permettono di garantire il funzionamento di una casa d’accoglienza provvisoria per i senzatetto, contribuendo a sostenere economicamente l’impegno avviato dal vescovo della Diocesi di Aversa, Angelo Spinillo, che in occasione dell’anno della Misericordia ha inaugurato una vera e propria casa d’accoglienza affidandola alla Caritas.

In quella struttura possono trovare posto 25 senzatetto, persone singole o famiglie, che dormono in strada o in automobile come la famiglia accolta circa un mese fa. Una mamma con tre bambini piccoli di, rispettivamente 2, 5 e 6 anni, che dormiva ed usava come casa una vecchia automobile. Informati del fatto, gli operatori volontari della Caritas, il cui lavoro avviene in silenzio, così che persino coloro che abitano nella strada in cui ha sede la casa d’accoglienza ne ignorano l’esistenza, hanno portato quel nucleo familiare nella struttura, facendo vivere mamma e bambini in un ambiente sano, pulito e curato, sia dal punto di vista materiale sia da quello spirituale. Perché nella casa d’accoglienza, accanto alle necessità materiali, vengono soddisfatte anche quelle spirituali di tutti gli abitanti, senza distinzioni di colore, razza e fede. Infatti, accanto all’altare con il bambino Gesù e Maria Santissima c’è anche il simbolo della fede dei tanti extracomunitari presenti che pregano cinque volte al giorno il loro Dio ma partecipano anche alla preghiera del rosario.

Anche se non c’è un fitto da pagare, dal momento che l’edificio è di proprietà della Curia, c’è bisogno di denaro per assicurare il vitto agli ospiti e mantenere i locali. Una incombenza che viene sostenuta in parte dai commercianti di prodotti alimentari che danno gratuitamente ai volontari della casa quanto resta invenduto ma soprattutto da chi rinuncia al gelato per offrire alla Caritas i 2,50 euro necessari a provvedere un pasto per gli abitanti della casa d’accoglienza e per la mensa dei poveri.

Considerando che, oltre ai venticinque ospiti della casa, ce ne sono altri 72 ospitati nei locali della sede della Caritas in Sant’Agostino e, considerando l’aumento dei bisognosi che frequentano la mensa di via Golia, c’è necessità di non lasciare soli i volontari. Rinunciando ad un gelato, ad un quotidiano, a un pacchetto di sigarette, ad un caffè e cornetto mattutino si può dare sostegno ad una istituzione di cui chiunque, anche chi oggi ha di suo, un domani potrebbe avere bisogno.

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