Una piattaforma condivisa per trovare soluzioni al problema pensioni. Con le stime che affermano che la generazione nata negli anni 80 del Ventesimo Secolo ci arriverebbe a 75 anni, data la precarietà del lavoro, i sindacati Cgil, Cisl e Uil hanno deciso di muoversi insieme per proporre la propria posizione e le proprie idee ai vertici istituzionali.
A Napoli l’incontro ha visto il confronto di tutti i rappresentanti dei tre sindacati di categoria, intervenuti su diversi ambiti e da varie prospettive, tra le suggestioni la critica per il mancato insegnamento, in alcuni atenei economici, delle dottrine di Keynes, economista le cui teorie furono alla base del New Deal che seppe far uscire gli Stati Uniti d’America dalla grande depressione grazie alle opere pubbliche.
Il segretario Uil di Napoli, sindacato che ha ospitato l’incontro, Giovanni Sgambati, ha commentato: “Non possiamo accettare la logica secondo cui chi potrebbe andare in pensione non va e i giovani non vengano assunti”. Gli obiettivi sono il “non innalzamento automatico pensione, contributi per i giovani che hanno fatto lavori precari, la possibilità per le donne che fanno attività anche di cura e salvaguardare i diritti acquisiti per chi ha effettuato diversi lavori”.
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