Casoria (Napoli) – Può un giudice autorizzare il proprietario di un immobile locatario di una pizzeria, legata al marchio Rossopomodoro, a procedere allo sfratto del locale in questione perché fa le pizze troppo piccole? Messa così sembra un enorme paradosso e invece ha tutta l’aria di un errore giudiziario o di qualcosa che sfugge alla ragione.
Eppure, un magistrato del tribunale di Napoli Nord ha condannato la società “L’Ulivo srl” a lasciare i locali all’interno del Multibit di Casoria di proprietà della “Immobiliare Italiana”.
Da dove nasce la diatriba? Dal fatto che oltre alla pizze normali per i clienti al tavolo venissero realizzate anche pizze più piccole da asporto. L’avvocato che assiste i titolari della pizzeria, Ciro Renino…In gioco ci sono 15 posti di lavoro.
Il 18 ottobre è giunto l’ufficiale giudiziario per eseguire il provvedimento di sfratto. I dipendenti si sono fatti trovare “incatenati”, o meglio legati da un nastro. Alla fine, l’ufficiale ha ritenuto di non procedere, rinviando il tutto a dicembre. I legali della pizzeria attendono di ottenere una sospensione del provvedimento, mentre l’avvocato Angelo Pisani di “Noiconsumatori” ha chiesto anche l’interventi del Prefetto di Napoli per comprendere cosa stia realmente accadendo.
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