San Cipriano, i ragazzi del liceo Segrè riflettono sulla Shoah e sul lager di Sparanise

di Redazione

“Un campo di concentramento a Sparanise e alcune lettere scritte da un prigioniero in Germania ad una giovanissima casertana. Sono i documenti di grande rilevanza storica che presenteremo giovedì 26 ottobre, nella nostra aula magna, con il professor Giovanni Cerchia, docente di Scienze Politiche dell’Università del Molise”. Così Rosa Lastoria, dirigente scolastico del liceo scientifico statale “Emilio Gino Segrè” di San Cipriano d’Aversa, annuncia l’incontro dal titolo: “Per non dimenticare…il lager di Sparanise. Riflessioni sulla Shoah”.

“I nostri studenti si sono preparati con poesie, opere in prosa e domande, visto che sarà un grande momento di inclusione e di riflessione sul ricordo della shoah – continua Lastoria – A curare il progetto il Dipartimento di Storia e Filosofia e il Dipartimento di Lettere dell’istituto ed in particolare i docenti Luigi Longo, Simona Ferraiuolo, Alessandra Vastolo ed Elena Prezioso”.

Proprio la professoressa Prezioso ha rinvenuto delle lettere e delle cartoline ricevute da sua zia Ida da un giovane, Armando Mancini, rinchiuso in un altro campo di concentramento. Le cartoline hanno come timbro di partenza proprio quello del lager e il giovane viene identificato con il numero 32797.

“Il giovane deportato veniva mantenuto in vita dal sentimento provato nei confronti di questa amata in Italia – conclude la preside – Tornando al campo di concentramento di Sparanise, si tratta di un luogo in cui i deportati venivano fatti stazionare – alla stregua di un’area di passaggio – prima del trasferimento definitivo nei campi di concentramento. Per qualche tempo il luogo, inizialmente nato per ospitare poche persone, è arrivato a contenere prigionieri provenienti da tutta Italia. E i racconti degli avi narrano della bontà degli abitanti locali, che in diverse occasioni avrebbero rifocillato e addirittura aiutato a scappare coloro che si trovavano al suo interno. Uno spaccato di umanità, che approfondiremo con il professore Cerchia, che ha scritto anche il libro “La memoria tradita. La seconda guerra mondiale nel Mezzogiorno d’Italia”.

Tutto il lavoro raccolto diventerà poi un video che parteciperà alla sedicesima edizione del premio “I giovani ricordano la Shoah” promosso dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

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