Aversa – Era da tempo nell’aria, ma per un motivo o per un altro, non si riusciva mai a concretizzare quest’importante passaggio per legittimare la figura del coordinatore locale dell’Aitf – Associazione Italiana Trapiantati di Organi nell’ospedale “Moscati” di Aversa che, al di là dell’incombenza meramente burocratica, costituisce un punto di riferimento certo per la tutela di decine di trapiantati di fegato che, da anni, pur assistiti alla meglio nel loro percorso di follow up nella Gastroenterologia del locale nosocomio, diretta dal dottor Amedeo Cecere, in realtà non hanno mai potuto godere di un vero e proprio riconoscimento da parte della direzione strategica dell’Asl di Caserta perché considerati pressappoco come dei “fantasmi”. La conferma di questo censurabile stato di cose è emersa in tutta la sua drammaticità durante l’incontro che si è tenuto nella mattinata odierna all’interno dell’ospedale aversano organizzato dall’Aitf provinciale di Caserta.
“Naturalmente, questa strana collocazione in cui si sono venuti a trovare questi pazienti – riferisce il presidente Franco Martino, intervenuto alla riunione – si è rivelata particolarmente penalizzante per le loro particolari condizioni di salute, in quanto a tutt’oggi, ancora non possono godere di uno spazio a loro dedicato, né di un infermiere che ne coordini gli appuntamenti e le attività, né di un medico che possa seguirli con la dovuta attenzione nella valutazione dei dosaggi con conseguente prescrizione dei farmaci antirigetto, né di un percorso interno a livello multidisciplinare per l’osservazione del loro stato complessivo di salute”.
“In sostanza, – continua Martino – la precaria ed improvvisata assistenza dedicata a costoro sino ad oggi la si può definire un’attività demandata esclusivamente alla sensibilità e al buon cuore del dottor Cecere, o all’infermiere di passaggio nel corridoio, i quali, già spaventosamente sovraccaricati, avendo anche ben altre cose a cui dedicarsi, di volta in volta, assistono oppure rinviano l’assistenza ad altra data da destinarsi. Tutto questo, nonostante esistano dettagliate e precise regole protocollari che tutelano pienamente le specifiche condizioni in cui versano i trapiantati di organi nell’accennato follow up e senza contare, poi, le devastanti ripercussioni di natura psicologica che produce un tale stato di cose in queste persone”.
Nel corso dell’assemblea è stato ribadito che sarà chiesto un incontro urgente al direttore generale dell’Asl, Mario De Biasio, per individuare subito delle concrete soluzioni alle criticità rilevate, nonché per accreditare l’attività dell’eleggendo coordinatore locale, con contestuale consegna dell’atto ufficiale di nomina. A tal proposito, è stato unanimemente designato quale loro rappresentante Alfonso Iavazzo, il quale ha subito ricevuto il mandato, significando che agirà nell’ambito dell’ospedale aversano in rappresentanza del presidente dell’Aitf casertana per tutto quanto concerne l’ordinaria amministrazione nella tutela dei trapiantati.