La polizia di Brescia, nell’ambito dell’operazione “Craving”, ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip Lorenzo Benini, su richiesta della Procura lombarda, nei confronti di 12 persone, di cui otto gambiani, due senegalesi e due italiani, ritenute componenti di una rete di spaccio che operava nella stazione ferroviaria e anche vicino ad alcune fermate centrali della metropolitana del capoluogo.
Le indagini condotte dalla squadra mobile hanno permesso di accertare centinaia di episodi di spaccio di dosi di eroina e cocaina. Gli acquirenti, in gran parte, erano italiani. Diversi degli africani coinvolti avevano presentato richiesta di asilo politico in Italia. Un gambiano, infatti, è stato arrestato in una struttura di accoglienza per migranti.
L’indagine è nata a novembre di un anno fa da un controllo nei pressi della stazione ferroviaria di Brescia ai danni di due italiani tossicodipendenti che rivendevano il metadone che gli veniva fornito dal Sert e con i ricavi compravano cocaina. Il gruppo, dopo i primi arresti, aveva spostato il raggio d’azione dalla stazione alle fermate della metropolitana cittadina.
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