Evasione fiscale, sequestrati beni alla clinica “Minerva” di Santa Maria Capua Vetere

di Redazione

Sequestro preventivo delle disponibilità finanziarie della “Minerva spa”, nota casa di cura con sede a Santa Maria Capua Vetere, per l’importo complessivo di circa 300mila euro. La misura cautelare reale è stata disposta dal tribunale sammaritano ed eseguita dalla Guardia di Finanza a seguito di un controllo fiscale che ha consentito di accertare come la società avesse omesso il prescritto versamento all’Erario, in relazione all’anno 2013, delle ritenute alla fonte per un ammontare pari ad 297.689,90 euro.

Pertanto, la Procura – in virtù della normativa che prevede la possibilità di applicazione della “confisca per equivalente” – ha avanzato richiesta di sequestro, al fine di inibire il consolidamento del vantaggio economico derivante dall’evasione. Il giudice per le indagini preliminari, aderendo alla richiesta, ha quindi emesso il provvedimento di sequestro preventivo dei beni intestati alla società e al suo amministratore, Gianfranco Tornatore.

Sulla base di tale provvedimento cautelare, i finanzieri della compagnia di Capua hanno quindi sottoposto a sequestro i rapporti finanziari della società, oltre a due immobili di proprietà del relativo rappresentante legale, fino al raggiungimento all’importo delle imposte sottratte alle casse dello Stato.

Gli esiti dell’attività d’indagine costituiscono un’ulteriore testimonianza del costante presidio economico-finanziario esercitato dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, in stretta sinergia con il comando provinciale della Guardia di Finanza di Caserta, per la repressione del grave fenomeno dell’evasione fiscale, a tutela dei cittadini e degli imprenditori rispettosi delle regole, onde assicurare l’equità sociale quale condizione fondamentale del benessere della collettività.

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