Gricignano – Almeno cento poliziotti, in tenuta antisommossa, nel pomeriggio di domenica hanno presidiato la zona “Cardoni” di Gricignano per provvedere allo sgombero del centro temporaneo di accoglienza migranti, teatro teatro l’altra notte di una lite culminata con il ferimento a colpi d’arma da fuoco di un 19enne gambiano (leggi qui).
Gli immigrati presenti nella struttura, circa 200, saranno trasferiti dalla coooperativa “La Vela” in un altro centro, come disposto dalla Prefettura di Caserta al fine di ripristinare le condizioni di sicurezza del territorio, soprattutto dopo la rivolta che ieri alcuni migranti hanno scatenato nella zona, bloccando la strada provinciale Aversa-Caivano.
Una struttura che dava lavoro a tanti giovani di Gricignano, molti padri di famiglia, che ora si ritrovano senza occupazione. Anche perchè lo sgombero comporterà semplicemente uno spostamento degli immigrati in altro centro e non il loro ritorno ai Paesi d’origine.
Intanto, mentre il giovane gambiano, ricoverato al Cardarelli con una ferita d’arma da fuoco alla bocca, sarebbe fuori pericolo, resta sottoposto a fermo l’imprenditore Carmine Della Gatta, 43 anni, co-gestore della cooperativa “La Vela”, che, giunto sul posto dopo che il 19enne aveva dato fuoco al suo alloggio per protesta (in realtà il ragazzo soffrirebbe di problemi psichici e già in altre occasioni avrebbe creato problemi di ordine pubblico, ndr.), si ritrovava aggredito a sassate dallo stesso gambiano, decidendo, probabilmente d’istinto, nel panico, di esplodere uno-due colpi di pistola.
“Mi hanno chiamato dal centro dicendo che c’erano problemi. Mi sono portato sul posto e quando sono giunto sono stato aggredito da alcuni ospiti tra cui il giovane in questione che mi ha dato dei pugni aiutandosi con una pietra. Ho temuto per la mia incolumità e mi sono difeso”. Questa la versione di Della Gatta fornita agli investigatori dopo essersi presentato, nella notte tra venerdì e sabato, ai carabinieri della locale stazione accompagnato dal proprio avvocato di fiducia Giovanni Cantelli.
L’imprenditore gricignanese, molto noto nel centro alle porte di Aversa, oltre a presentare vestiti sporchi del proprio sangue, aveva un visibile e profondo taglio sotto l’occhio sinistro, causato, quasi certamente, da un sasso utilizzato dal giovane gambiano che, stando al suo racconto, lo avrebbe assalito insieme ad altri immigrati una volta sul posto, dopo che poco prima era stato dato alle fiamme uno dei locali del centro che li ospita. Una versione dei fatti che gli inquirenti, in primo luogo i carabinieri della compagnia di Marcianise che, in collaborazione con i militari della locale stazione, stanno indagando sull’episodio del ferimento del giovane gambiano, coordinati dal capitano Luca D’Alessandro.
Della Gatta, sposato, padre di tre figli, aveva ereditato l’attività paterna di imprenditore edile e, come il genitore nel passato, occupa la bella abitazione realizzata al centro di Gricignano, a pochi metri dalla casa comunale, al cui interno, al momento, è agli arresti domiciliari, come disposto dai magistrati della procura di Napoli Nord. Negli anni scorsi il 43enne era stato anche vittima di due azioni estorsive: un attentato dinamitardo e l’incendio del portone d’ingresso, entrambi, contro la propria abitazione. Momenti difficili, nei quali, però, non si era perso d’animo e, nonostante avesse una famiglia, non aveva avuto titubanza alcuna. Aveva denunziato il tutto ai carabinieri collaborando con le forze dell’ordine sino a far assicurare alla giustizia gli estorsori. Da allora, però, aveva praticamente perso la pace. Pare, infatti, che da quel momento, pur avendo rifiutato la protezione che sarebbe stata offerta a lui e ai suoi familiari dallo Stato “perché con la scorta non è vita”, camminava sempre armato e, man mano, aveva abbandonato l’attività di imprenditore edile passando ad occuparsi dell’attività di accoglienza dei migranti.
“Anche questa impresa, così come aveva fatto in precedenza con quella edile, – ha dichiarato il vicesindaco Andrea Aquilante – era stata portata avanti da Carmine Della Gatta con la precisione e la dedizione che lo ha sempre contraddistinto. A Gricignano è noto come un imprenditore serio che non ha mai dato adito a chiacchiere, ricorrendo alle istituzioni ogni qualvolta è stato necessario”.
Il centro di accoglienza per migranti ‘La vela’ di via Leonardo da Vinci a Gricignano di Aversa è composto da ben dieci villette a schiera, di proprietà dell’imprenditore Della Gatta. A poche centinaia di metri di distanza un altro punto di accoglienza, sempre gestito dalla cooperativa ‘La Vela’. In tutto ospitano poco meno di 300 immigrati, quasi tutti giunti con le “carrette del mare”, in attesa di vedere esaminata la propria posizione ed in molti casi lasciare l’Italia in quanto molti di essi in transito e in attesa di visti o permessi verso paesi dell’Europa centrale e della Scandinavia in particolare.